Il centrocampista della Fiorentina, Gerson, ha rilasciato una lunga intervista a Luca Calamai per La Gazzetta Dello Sport, dalla quale prendiamo qualche stralcio che nella fase iniziale ripercorre il suo arrivo tortuoso poichè si vociferava una voglia per ritornare verso Roma a seguito della sentenza che ha tolto l’Europa League alla Fiorentina a scapito del Milan:
“Quando sono arrivato a Firenze, alcuni hanno scritto e detto cose false. Si sono inventati che non ero felice. Che, addirittura, avevo chiesto alla Roma di far saltare il trasferimento e di tenermi in giallorosso. Bugie. Dopo quella rete volevo che fosse chiaro a tutti che ero contento della mia nuova avventura».
I suoi modelli nel mondo?
«Modric e Kroos. Però da ragazzino sono cresciuto impazzen do per Robinho. Un genio. Po trei guardare per ore i filmati con i suoi gesti tecnici».
Quanti gol spera di realizzare da centrocampista?
“Non mi interessa indicare un numero. Chessò… 6-7 reti. Potrei fermarmi anche a due a patto che la Fiorentina disputi un gran campionato. Conta il gruppo non il singolo”.
L’obbiettivo della società è conquistare un posto in Europa.
“Il sesto o settimo posto è un traguardo alla nostra portata. Questa è una squadra forte».
Pioli è il suo primo ammiratore.
«Fin dal primo giorno mi ha detto che devo lavorare duro come sono abituati a fare i giocatori della Fiorentina. Sento la sua fiducia. È bello».
Il suo cartellino è della Roma.
«So che a fine giugno la Roma potrà riprendermi. Che sono solo in prestito. Ma forse i ds di Fiorentina e Roma hanno anche fatto altri ragionamenti sul mio futuro. Forse. Ora ho un solo pensiero: dare il 100% in maglia viola. Questo club crede nelle mie qualità. Devo essere all’altezza delle aspettative».
Sabato la Fiorentina andrà al San Paolo a sfidare il Napoli.
«Hanno tanti grandi giocatori. Quanto agli allenatori mi piaceva Sarri e mi piace Ancelotti. Il Napoli è stata una delle formazioni più divertenti d’Europa con il suo possesso palla».
Chi toglierebbe ai partenopei?
«Zielinski. O Hamsik. O, forse, Insigne. Meglio lasciar perdere. Sono troppi quelli bravi. Ma la Fiorentina farà la sua partita. Con qualità e coraggio».
Lei ha tanti tatuaggi.
«Il più importante è dedicato alla mia bambina».
Che fa quando non si allena?
«Palleggio in casa. Per la disperazione di mia moglie Greice. Poi guardo film d’azione. Dove si spara molto. Adoro “Get Rich or Die Tryin”, l’attore che mi fa impazzire è 50 cent».