Una squadra che fino a giovedì appena passato era una rivelazione della stagione, in grado di ottenere due finali europee con Italiano e di issarsi ora al terzo posto in Serie A. I viola si ritrovano invece battuti e con 6 punti, obbligati adesso a battere Pafos e Lask per centrare una qualificazione diretta agli ottavi e incrociare il Vitoria Guimaraes, avversario più tosto della Phase League.
In Europa i viola hanno letteralmente cambiato tutto: nelle prime due uscite è andata bene, nella terza no. Biraghi, Parisi, Kayode non sono Gosens e Dodo, non hanno sfruttato le occasioni come anche Moreno. Oltretutto, anche il reparto avanzato e le corsie sono andati in grande difficoltà. Ikoné è sì il cannoniere di Conference, ma fa fatica come ala, così come Kouamé in avanti e Beltran. Kean ha giocato mezz’ora con il TNS e ha finito per risolvere la partita, ma va dosato. Per questo servirà a gennaio almeno un ritocchino davanti, con sempre quel Djuric nel mirino. La differenza si è vista con l’ingresso dei titolarissimi giovedì: Palladino ha infuso entusiasmo nel gruppo, ma ora serve una carica totale col Verona per evitare sbandamenti. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
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