Agustin Alvarez a gennaio è stato davvero vicino alla Fiorentina, il suo passaggio a Firenze non avvenne solo per un discorso legato alla percentuale sulla futura rivendita, quando ormai il trasferimento era praticamente fatto. Il calciatore, oggi attaccante al Sassuolo, ha parlato a La Gazzetta dello Sport
Quando il mio agente mi ha detto dell’interessamento del Sassuolo, ho cominciato a studiare e a vedere le partite. Mi è subito sembrata una bella squadra con una chiara identità. E mi piaceva il fatto che segnasse tanti gol: per me era importante. A dicembre mi aveva cercato la Fiorentina, ma poi non si era concretizzato il trasferimento. Invece il Sassuolo mi ha davvero voluto e io sono molto contento di stare qui. Il mio obiettivo stagionale è giocare il più possibile, ma soprattutto ripagare il club della fiducia che mi ha mostrato».
Torniamo al suo primo gol in A. Ultimo minuto di Torino-Sassuolo, cross di Rogerio e…
«E io ho solo pensato di tagliare verso il primo palo e di incrociare di testa. Pochi minuti prima Rogerio aveva fatto un’azione simile chiudendola con una scelta diversa. Allora gli ho detto: “La prossima volta crossala a me”. E così ha fatto… Dopo il gol ho visto il fotografo ufficiale del Sassuolo e sono andato verso di lui per far immortalare l’esultanza con il cuore per mia moglie e mia figlia».
Qual era il suo idolo? «Luis Suarez: un esempio per tutti. Da piccolo capitava che mi svegliassi per vedere le sue partite con il Liverpool e poi con il Barcellona. L’ho conosciuto in Nazionale, è stato subito disponibile con me, mi ha dato tanti consigli. Dopo il gol al Torino mi ha scritto per farmi i complimenti e per dirmi che era solo il primo di molti gol. E a proposito di grandi uruguaiani, mi sento spesso con Walter Gargano, ex di Napoli, Inter e Parma e mio capitano al Peñarol. Ogni volta che ho un dubbio, chiamo lui».
Dalla Spagna scrivono: “La Fiorentina sta pensando di liberarsi di Jovic già a gennaio. Non rende”