Il giornalista Benedetto Ferrara ha parlato su La Nazione dei temi di casa Fiorentina sempre in maniera scherzosa. Questo il suo editoriale:
“Essere o non essere, questo è il dilemma. E’ Dragowski un secondo portiere? La risposta è no. Un secondo è cosciente del suo ruolo. E’ un ruolo di grande valore psicologico, il vice. Drago invece è un titolare retrocesso. Non è la stessa cosa. In realtà, per quanto professionista, stai solo aspettando di andare via. Poi giochi in Coppa perché almeno quella occasione ti viene data, come accade a Perin, che però ha scelto di fare il vice pur di avere lo sconto sulla Multipla. Dilemma risolto. Poi c’è il terzo portiere, che di solito, vedi Rosati, fa l’animatore del gruppo. Spesso è quello più amato sui social e non va in campo mai. Chiamalo bischero. Ci sarebbe anche il quarto occasionale: Cabral, quello che si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Accidenti. Coraggio Arthur, capita. E poi. Essere o non essere: è Ikonè una mezz’ala? Pare di no. Il senso tattico non è il suo forte, per ora. Italiano forse ha ecceduto in coraggio ma è talmente intelligente da fare di ogni piccolo errore un tesoro. E chi critica chi ha portato la Fiorentina a lottare per l’Europa dopo anni di malinconia merita il set dei vhs di tutte le partite degli ultimi due anni e di essere costretto a riguardarle col sistema usato coi drughi in Arancia Meccanica di Kubrik”.
LA SOVRINTENDENZA PARLA DELLA D
La sovrintendenza tranquilla sulla modifica della forma a D del Franchi: “Non è ritenuta essenziale”