Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Juventus, il tecnico della Roma, Daniele De Rossi, ha parlato anche della cessione di Edoardo Bove alla Fiorentina: “Mi dispiace che Bove sia andato via. Non l’ho fermato, ma sono stato chiaro, con lui con Cristante, Pellegrini e con Leo, avevo intenzione di mettere in campo centrocampisti più dinamici e con grande gamba e lui avrebbe avuto ancora meno spazio, anche l’anno scorso lo spazio per lui non era sufficente, ha giocato meno di quanto ha giocato con Mourinho. Ha avuto bisogno di dirmi che voleva giocare e io non potevo garantirgli quello spazio. È un giocatore forte, un ragazzo positivo educato e legato all’ambiente. Dispiace sempre, però poi devo fare delle scelte, non posso pensare se un giocatore mi sta simpatico, o alla paura che poi questo possa diventare molto forte come Frattesi e Calafiori devo prendermi le responsabilità . Spero quasi di aver sbagliato, Bove merita di diventare un nazionale come lo sono Frattesi e Calafiori. Nulla è definitivo spero di rimanere con il nostro abbraccio e spero pero ci sia sempre affetto tra di noi. Vale per lui e per tutti. So che la gente è dispiaciuta Se fossi voluto restare un idolo intoccabile a Roma non sarei tornato, non mi sarei messo in discussione o avrei fatto scelte così populiste. Io devo guardare il campo. Rispetto Edoardo e rispetto la sua volontà di spiccare il volo”.