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De Canio racconta: “Costretto a togliere Marco Rossi dopo 45 minuti per i fischi di Firenze al Franchi”
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De Canio racconta: “Costretto a togliere Marco Rossi dopo 45 minuti per i fischi di Firenze al Franchi”

Redazione

2 Marzo · 11:37

Aggiornamento: 2 Marzo 2022 · 11:37

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UDINE, ITALY – MAY 06: Genoa CFC manager Luigi De Canio looks on before the Serie A match between Udinese Calcio and Genoa CFC at Stadio Friuli on May 6, 2012 in Udine, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Gigi De Canio ha vissuto in passato una serata molto particolare, paragonabile a quella che attende Allegri: stagione 2003-2004, il Genoa sfida al Franchi la Fiorentina nel campionato di Serie B. Lo ha intervistata calciomercato.com

Marco Rossi, che pochi mesi prima aveva messo in mora la società viola nel periodo del fallimento, era atteso dai tifosi con l’etichetta del traditore. La sua partita, tra fischi e un trattamento di riguardo da parte della difesa avversaria, durò solo 45 minuti.

La Juve invece la sua semifinale la gioca contro la Fiorentina, e quella di stasera segnerà il ritorno di Vlahovic a Firenze. Lei ha vissuto un episodio particolare in questo senso, protagonista il suo giocatore Marco Rossi nel 2003, Fiorentina-Genoa. Ce lo racconta?
“Sono passati molti anni, ma ricordo molto bene quell’episodio: i tifosi lo fischiarono molto, lui stava giocando bene ma gli avversari gli riservarono un trattamento particolarmente rude, anche l’arbitro non mi dava l’impressione di tutelarlo molto. Era temuto, e di conseguenza pubblico e avversari lo presero di mira. Io decisi di toglierlo per questo motivo: Marco ci serviva nelle partite successive. Era molto dispiaciuto, pur avendo messo in conto che non sarebbe stato accolto con il tappeto rosso. È leggermente diverso da quello che capitò a Berti nel 1989 (uscito frastornato dopo 30’, ndr), la mia priorità era l’incolumità del mio calciatore”.

Ed è forse la priorità dello stesso Allegri? Dice che è possibile che ci siano ritorsioni contro Vlahovic anche in campo?
“Per esprimermi con certezza dovrei conoscere la sensibilità del ragazzo, che mi sembra molto forte caratterialmente oltre che come calciatore. Lui è sempre stato presente, ciò nonostante, Firenze può creargli qualche contraccolpo. Sarebbe umano, come è normale che venga accolto in un certo modo. Mi sembrerebbe una scelta naturale, ma non saprei dire se è quella giusta. Quanto al campo, Non credo che si possa parlare di ritorsioni in nessun caso: è il trattamento che si riserva ai campioni, soprattutto a quelli che fino a poco tempo prima segnavano per la squadra di casa”.

Infine la classifica dei bianconeri: 7-8 punti da recuperare sul primo posto in 11 giornate sono ancora troppi secondo lei?
“Allegri parla con sano realismo: recuperare questi punti a una squadra in testa è difficile, farlo su tre è un’impresa straordinaria. E poi ci sono tanti infortuni, Dybala, Chiesa, Chiellini, McKennie, Zakaria… È ancora in corsa in entrambe le coppe e affronta Villarreal e Fiorentina, che è una squadra che gioca bene, è forte e e va affrontata con tutte le energie tecniche, tattiche, nervose e fisiche. Diventa necessario che le altre tre crollino, mi sembra improbabile. Chi lo sa, come dicevo prima il calcio è imprevedibile…”

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