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Dalla rottura con i tifosi dopo Atene alla richiesta di non allenarsi. Nico Gonzalez e l’addio alla Fiorentina
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Dalla rottura con i tifosi dopo Atene alla richiesta di non allenarsi. Nico Gonzalez e l’addio alla Fiorentina

Flavio Ognissanti

24 Agosto · 17:25

Aggiornamento: 24 Agosto 2024 · 17:25

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Nico Gonzalez e la Fiorentina, una storia d'amore finita dopo la finale di Conference League ad Atene. Adesso la Juventus...

Nico Gonzalez sarà un giocatore della Juventus, la Fiorentina ha trovato l’accordo con la società bianconera per la cessione del numero 10 argentino per 38 milioni di euro, bonus compresi. La formula è quella del prestito oneroso con obbligo di riscatto, praticamente si tratta di una modalità di acquisto che permette alle società di dilazionare in più esercizi i pagamenti degli acquisti. La Fiorentina, per esempio, ha fatto lo stesso per gli arrivi di Colpani e Gudmundsson.

Ma torniamo a Nico, la sua cessione ormai era solo questione di tempo, sapevamo che sarebbe andato via e quasi certamente alla Juventus. Cosi è stato, bisognava solo capire costi e tempi del suo trasferimento. Il suo idillio con la Fiorentina si è concluso dopo la finale di Atene, la non prestazione in quella partita cosi importante è stata la sua uscita di scena. Pochi giorni prima della finale il giocatore è stato trovato a far serata in un noto locale del centro di Firenze e questa cosa non era piaciuta a nessuno anche se mancavano 5 giorni alla partita, dai tifosi (che lo hanno beccato sul posto) fino a diversi giocatori della squadra viola. Proprio nel comunicato dopo la finale di Conference League la Curva Fiesole aveva parlato di comportamenti di alcuni giocatori che erano stati poco professionali, tra i riferimenti anche Nico Gonzalez.

Dopo la Copa America la chiamata con Palladino per comunicargli la sua decisione di lasciare la Fiorentina e la volontà di andare alla Juventus, sono seguite le liti con la società e i confronti aspri con i dirigenti viola per le sue scelte. Quando è tornato a Firenze ha chiesto di non allenarsi proprio perchè ormai si sentiva fuori dal progetto e non voleva più stare nel contesto squadra. Anche con una parte dello spogliatoio la rottura è stata abbastanza netta, freddezza con diversi giocatori e pochi rapporti post ritorno dalle vacanze. Insomma, Nico aveva deciso e anche sul campo di allenamento non si vedeva praticamente mai, se non per qualche esercizio che svolgeva in solitaria.

Nico dice addio, la Fiorentina perde un giocatore forte ma la sensazione a Firenze, questa volta, è che con Colpani e Gudmundsson la squadra possa non risentire della sua cessione. Gli addii di Vlahovic e Chiesa hanno lasciato vuoti tecnici grossi, questa volta potrebbe essere diverso. Si guarda avanti. Sperando che in futuro ci possano essere meno frasi per illudere i tifosi e qualche gol decisivo in più nelle partite che contano, la vera macchia di Nico con la maglia viola. Le due finali Conference gridano vendetta.

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