La cacciata di un giornalista al Viola Park è un gesto inaudito e illegittimo. Contrariamente a quanto sostiene il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, un centro sportivo dove si svolge un evento pubblico a pagamento non è un posto privato, dove “entra solo chi vogliamo noi”, tanto da accompagnare alla porta chi ha pagato il biglietto. Questo modo di pensare è tipico di comunità chiuse, regolate da usi contrari alla democrazia e, spesso, alla legalità. Di fronte ad atteggiamenti simili non ci sono né ragioni, né scusanti. Chi li assume non ha nulla a che fare con lo sport e con il suo messaggio. Lo scrive il Corriere dello Sport.