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Cataldi: “Non avrei mai lasciato la Lazio ma dopo nessun dubbio a scegliere la Fiorentina”
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Cataldi: “Non avrei mai lasciato la Lazio ma dopo nessun dubbio a scegliere la Fiorentina”

Redazione

4 Settembre · 14:27

Aggiornamento: 4 Settembre 2024 · 15:14

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Danilo Cataldi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa dal Viola Park per la conferenza di presentazione

Danilo Cataldi è stato presentato al Viola Park come nuovo giocatore della Fiorentina, queste le sue parole:

“Il distacco dalla Lazio è stato duro, come è normale che sia, sono cresciuto nel settore giovanile fino a quando sono arrivato in prima squadra, quando nasci e cresci in un posto il distacco è complicato. Qui alla Fiorentina sono stato accolto benissimo sia dalla società che dal mister e i compagni. Questo è il posto perfetto per crescere

Ho ritrovato una persona che ho lasciato a Genova nei mesi insieme, siamo sempre rimasti in contatto, c’è stima reciproca, lui da allenatore è diventato grande, è una persona molto intelligente e penso che possa fare molto bene anche qui. Ho visto le partite prime del mio arrivo, c’è da mettere a posto qualcosa ma è normale quando cambi allenatore, le cose andranno sempre meglio con il lavoro.

In questi anni di Lazio ho condiviso lo spogliatoio con tanti campioni, condividere lo spogliatoio con grandi giocatori ti porta esperienza. Con alcuni compagni qui alla Fiorentina ho condiviso la nazionale, ci ho parlato. Per la Fiorentina è stato un peccato non aver portato a casa nessuna finale ma non è stata una sconfitta, serve solo quel piccolo passo per arrivare a qualcosa in più. Lavoriamo per arrivare in un Europa ancora più importante. Da parte mia darà tutto e lascerò tutto sul campo.

Tatticamente ho avuto molti cambiamenti, ho giocato sia da mezzala che da vertice basso con Sarri, lui mi ha fatto giocare play basso, sono gli anni in cui sono cresciuto maggiormente e ho fatto mio il ruolo ma ho giocato anche a due, per me non è un problema. Per me non c’è nessun tipo di problema, i moduli cambiano anche nel corso della partita. Contento dello striscione dei tifosi della Lazio, contento di aver lasciato qualcosa come uomo.

Palladino mi ha dato fiducia e mi ha fatto piacere, sono stati due giorni molti impegnativi, il mister mi ha chiesto se me la sentivo, ho dato il mio consenso e ho fatto del mio meglio anche se non conoscevo bene tutti i miei compagni. Io e Bove abbiamo avuto una storia un po simile e ci siamo lasciati in questa bolla insieme, è un bravissimo ragazzo e secondo me molto forte.

Non è scontato fare in 2 anni 3 finali, non so quante squadre possano vantare questo. Vuol dire che l’impatto con l’Europa non è banale, giocare ogni 3 giorni non è facile, la Fiorentina credo che non debba essere. In Conference l’obiettivo è quello di alzare questa coppa, arrivare secondi non è da perdenti, sei vincente in questo. Arrivare secondi brucia, ne ho parlato con tutti qui, siamo dentro

Non avrei mai lasciato la Lazio, questo è giusto dirlo anzichè dire altre cose che molto spesso si dicono. Nel momento in cui accade questo, ho avuto più di una chiamata con Palladino e il direttore, mi hanno ritenuto importante e non ho avuto dubbi nel venire qui.

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