E’ possibile che Martin Caceres, 29 anni appena e almeno altri tre o quattro a certi livelli davanti, sia senza squadra a metà ottobre? Sembra assurdo, probabilmente lo è, ma esiste una spiegazione. L’infortunio regge fino a un certo punto, perché dal grave ko al tendine d’Achille l’uruguaiano ha ormai recuperato nel migliore dei modi. Il balletto sull’ingaggio ha fatto la differenza, perché inizialmente la richiesta sfondava il muro dei 2,5 milioni a stagione per avvicinarsi ai 3 con i bonus, cifre ritenute inaccettabili proprio perché Caceres stava recuperando dall’infortunio. E così tutte le situazioni di mercato attribuite all’uruguaiano sono state soprattutto forzature mediatiche (a giugno e non solo è toccato alla Fiorentina) piuttosto che trattative in dirittura. Anche perché un aspetto non ha contribuito ad aumentare l’appeal, forse la spiegazione più importante: il fatto che la Juve lo abbia lasciato andare a scadenza anche in virtù di alcuni comportamenti fuori dal campo balzati agli onori delle cronache. Un aspetto che ha portato a profonde riflessioni e a rinvii continui. Ora Caceres viene proposto in continuazione anche all’Inter e i nerazzurri potrebbero sciogliere le riserve. Ma un Caceres senza squadra a metà ottobre, e a 29 anni, di sicuro è motivo di riflessione da parte dei diretti interessati.
Alfredo Pedullà