Il giornalista Enzo Bucchioni ha scritto su La Gazzetta dello Sport in vista della sfida di questa sera nei playoff di Conference, toccando molti temi in casa Fiorentina in questo avvio di stagione:
“Quello che non ti aspetti questa volta si chiama Puskas Akademia. È un altro episodio dell’eterna serie Davide contro Golia, e la storia sportivamente sarebbe pure bella se di mezzo non ci fosse il futuro della viola che stasera si gioca un posto in Conference League e un pezzo di stagione. Siamo già al dentro o fuori con il suo bel bagaglio d’ansia e non consola sapere che l’avversario di grosso ha il nome, ma in realtà trattasi di una piccola società nata solo 12 anni fa in un villaggio ungherese di meno di 2000 abitanti. La storia era la stessa anche nella partita d’andata a Firenze e non è finita benissimo”.
“Bisogna ripartire da quel sorprendente e incredibile 3 a 3 che ha moltiplicato le forze degli ungheresi fino a farli pensare: “ce la possiamo fare”, e messo ancora di più in dubbio le poche certezze di una Fiorentina che sta cambiando pelle con il nuovo mister Palladino, come si è visto anche in campionato fino ad ora. Il passaggio dal calcio di Italiano a quello di Palladino, che ha la stessa ambizione, ma idee e gioco molto diversi, e i clamorosi errori difensivi della gara d’andata ne sono stati la dimostrazione”.
“Lo stesso Martinez Quarta ha sottolineato ancora ieri il grande cambiamento difensivo, ed è tra i più esperti. La Fiorentina non è ancora squadra, è evidente. “Non abbiamo una nostra identità, serve tempo”, ha ammesso mister Palladino con onestà e autocritica, tuttavia questa è una partita nella quale si fa fatica a parlare di schemi e ricercare moduli. Stasera servono concentrazione, cuore e carattere, sono gli ingredienti efficaci di un calcio più basico, ma fondamentali quando si deve solo vincere. La Fiorentina è nettamente più forte e lo sa, ma non deve ripetere l’errore dell’andata quando questa consapevolezza è diventata superficialità e leggerezza”.
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