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Brignoli manda il Benevento nella storia e Gattuso all’inferno. Pareggio del portiere al 94′ contro il Milan
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Brignoli manda il Benevento nella storia e Gattuso all’inferno. Pareggio del portiere al 94′ contro il Milan

Redazione

3 Dicembre · 15:35

Aggiornamento: 3 Dicembre 2017 · 15:35

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Peggio di così Gattuso non poteva immaginarla: beffato dal portiere avversario al 94′. Proprio così: il gol che regala al Benevento lo storico primo punto in Serie A dopo 15 giornate, lo segna Brignoli di testa. Da centravanti vero. Finisce 2-2 ed è giusto così. La scossa non c’è stata, Gattuso comincia la sua era con un pari. Una volta tornato in vantaggio nella ripresa, del resto, il Diavolo gioca rintanato nella propria metà campo anche prima dell’espulsione di Romagnoli che lo costringe a giocare in dieci per l’ultimo quarto d’ora. E viene punito.

Di fatto va in campo la squadra di Montella con Musacchio al posto di Zapata e Montolivo preferito a Biglia: 3-4-2-1 più che 3-4-3, perché Suso e Bonaventura giocano più vicini a Kalinic, anche se raramente i dialoghi stretti riescono. Jack ci prova due-tre volte senza esito, ma l’unica vera occasione capita a Kalinic su un retropassaggio sciagurato di Letizia e il croato spreca sparando addosso a Brignoli. Più nitida quella che fallisce Parigini, solo nell’altra area, ma incapace di indirizzare la palla nello specchio di testa. Così il Benevento, che era cresciuto vistosamente mettendo in difficoltà il Milan, viene punito da un’incursione di Kessie che al 38′ porta al vantaggio di Bonaventura.

Il più sembra fatto, ma è solo un’illusione perché in apertura di ripresa è Puscas, attaccante di scuola Inter schierato a sorpresa titolare, a firmare il pari, riprendendo una respinta di Donnarumma su botta da fuori di Letizia. Il Milan deve rituffarsi all’attacco e in realtà non lo fa, così il gol del nuovo vantaggio realizzato ancora di testa da Kalinic e nato da un calcio d’angolo inesistente, lo premia oltre i propri meriti. Mancano ancora 33 minuti, i rossoneri danno prima l’impressione di giocare in modo più fluido, poi tornano subito a chiudersi, rischiano su un tiro di D’Alessandro e restano in dieci per l’espulsione di Romagnoli finendo la partita col 5-3-1 e in evidente affanno. Fin quando, all’ultimo respiro, arriva il gol più inatteso. Quello del portiere.

 

Sportmediaset.it

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