Da qualche anno a questa parte il problema della Fiorentina è l’attacco. In avanti i viola fanno tanta fatica a segnare, sebbene dispongano di un reparto numericamente importante che comprende Nicolás González, M’Bala Nzola, Lucas Beltrán, Jonathan Ikoné e Riccardo Sottil. E da gennaio c’è anche Andrea Belotti, in prestito dalla Roma fino a fine stagione. Prima dell’arrivo del Gallo i gigliati creavano tantissime chiare occasioni da goal che però non riuscivano a concretizzare; in particolare era Nicolás González a rendersi pericoloso, arrivando spesso e volentieri a calciare verso la porta avversaria con estrema facilità. Questo perché l’argentino è dotato di buona velocità e di un ottimo dribbling che gli permettono di superare con agilità le difese avversarie. Peccato che ciò non sia bastato per fare la differenza e conquistare più volte quel bottino pieno che avrebbe permesso alla Viola di giocarsela con le prime della classe. E ora con Belotti l’attacco gigliato risulterà più incisivo?
Qualche goal in più ma soprattutto un grande lavoro di squadra
Belotti non è propriamente un bomber, o, quantomeno, non lo è più da tempo. Il vizio del goal l’attaccante della Nazionale lo aveva quando militava per il Torino, tanto che durante la sua parentesi granata il suo valore di mercato si aggirava addirittura sui cento milioni. Forse fece male Cairo a non venderlo in Premier League, visto che il Gallo pian piano perse la sua vena realizzativa. Oggi è diventato un giocatore che lavora tanto per far salire la squadra, che lotta su ogni pallone, che sa rendersi pericoloso, soprattutto di testa, e che non si risparmia quando c’è bisogno di difendere. Certo, alla Fiorentina da qui a fine stagione segnerà qualche goal importante – di sicuro più di M’Bala Nzola – ma probabilmente non risolverà tutti i problemi dell’attacco. L’unico modo sarebbe stato ingaggiare un bomber da 10-15 goal a stagione, che però sul mercato non si trova, almeno non a prezzi interessanti. Tuttavia, Belotti è comunque un valore aggiunto per la Fiorentina, per almeno due motivi.
Ottimo pressing e una discreta capacità di rallentare gli incursori avversari
Secondo le ultime news sul calcio, la Fiorentina quest’anno può lottare per un posto in Europa – forse quella minore dell’Europa League – grazie anche alla presenza del Gallo. Che non segnerà di certo 10 goal, ma che comunque saprà portare un forte primo pressing che risulterà molto utile, perché permetterà ai viola di recuperare palla già a ridosso della trequarti. Non solo: l’ex Roma con la sua fisicità è in grado di rallentare gli incursori avversari, obbligandoli a restare bassi e a non sbilanciarsi troppo in avanti. Essendo la prima e unica punta del nuovo modulo 4-2-3-1, è chiamato a operare come primo difensore interrompendo ogni trasmissione palla.
Sfruttare bene i corner
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Belotti è uno specialista del colpo di testa. Per questo motivo, i tre trequartisti che lo affiancano (Nicolás González, Lucas Beltrán e Riccardo Sottil) sono chiamati a giocare palla alta così da sfruttarne tale caratteristica. In particolare, dovranno essere bravi a battere i corner, dai quali potrebbero crearsi occasioni importanti. Che, speriamo, Andrea Bellotti potrà trasformare in goal.