Astori morì il 4 marzo 2018 in una stanza dell’hotel Là di Moret perché il suo cuore smise improvvisamente di battere a causa di una cardiomiopatia aritmogena mai diagnosticata prima. Per la sua scomparsa è già stato condannato in primo grado il professor Giorgio Galanti, che all’epoca dei fatti era il responsabile sanitario viola: «Galanti – scrissero i giudici – ignorò le extrasistole delle prove da sforzo e impedì in radice ogni altro accertamento».
Il processo d’appello sarà fissato per settembre o ottobre, nell’altro filone d’inchiesta (quello sulla presunta falsa certificazione di un esame a cui Astori non sarebbe mai stato sottoposto), oltre allo stesso Galanti, rischiano una condanna altri due medici di Careggi, Loira Toncelli e Pietro Amedeo Modesti. Lo scrive il Corriere Fiorentino.