
Giancarlo Antognoni ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport: “È mai stato vicino al Milan di Berlusconi? Semmai da giocatore sono stato più vicino in precedenza a Juventus e Roma, con cui sono stati avviati dei contatti. Con i bianconeri ci parlò l’allora presidente Melloni, con la Roma sono andato io personalmente nel 1980, ma alla fine sono sempre rimasto in viola Nel 2001 però è stato cercato dal Milan di Berlusconi come dirigente? Ero alla Fiorentina e, dopo una discussione con Vittorio Cecchi Gori, mi dimisi insieme a Terim. E proprio lui, che diventò il tecnico rossonero, propose il mio nome alla proprietà. Andai quindi a parlare con il dottor Galliani, ma non abbiamo trovato un accordo, anche perché io alla fine ho deciso di rimanere qua a Firenze, come al solito.
Quando ha conosciuto Berlusconi? «A San Siro nel 1996 in occasione della Supercoppa Italiana vinta dalla Fiorentina e lui venne a farci i complimenti nel nostro spogliatoio. Poi l’ho incontrato nuovamente a Montecarlo a una mostra d’arte sotto l’Hotel de Paris.A livello calcistico conosceva tutto. Giocatori ed ex calciatori e mi ha ricordato soprattutto del Mondiale del 1982. Lui era un grande tifoso dell’Italia, un nazionalista. È rimasto colpito dalla sua scomparsa? Si, come tutti. E non soltanto i milanisti e i tifosi del Monza, dove ha fatto cose inaspettate. Una persona che ricorderemo con rimpianto”.
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