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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
A Bologna non hanno mai segnato cosi tanto, il problema a Firenze era la qualità degli attaccanti

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A Bologna non hanno mai segnato cosi tanto, il problema a Firenze era la qualità degli attaccanti

Redazione

7 Marzo · 19:42

Aggiornamento: 7 Marzo 2025 · 19:45

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Gli esterni segnano a valanga al Bologna, il gioco di Italiano funziona. Anche alla Fiorentina i gol erano cosi tanti, ma...

C’è una squadra che sembra non volersi fermare più, specie davanti al proprio pubblico dove ha già raggiunto 16 punti in sei gare nel nuovo anno solare. È il Bologna di Vincenzo Italiano, che con i successi contro Milan e Cagliari ha rilanciato le proprie ambizioni europee, con un occhio anche alla Champions. E proprio con gli ultimi sei punti il tecnico si è preso il simbolico sorpasso sulla Fiorentina, la sua ex squadra fino alla passata stagione.

Dopo aver raccolto la complessa eredità di Thiago Motta in estate, Vincenzo Italiano ora sembra aver trovato il suo posto nel mondo calcistico: simbiosi totale con la piazza, una squadra che segue il suo calcio, la lotta per l’Europa che pareva un miraggio dopo una sola vittoria nelle prime dieci gare ufficiali della stagione tra serie A e Champions. Con un dato che inizia a prendere dimensioni impressionanti: dei 42 gol segnati in questo campionato dai rossoblù, 21 arrivano dagli esterni d’attacco.

Come se fosse un ode all’inno che risuona al Dall’Ara quando la squadra entra in campo: “Le tue ali Bologna”, con le voci di Lucio Dalla, Gianni Morandi, Luca Carboni e Andrea Mingardi. Il conto è semplice: 9 gol per Riccardo Orsolini, con i due segnati al Cagliari, 6 per Dan Ndoye – record in carriera in una stagione – 3 per Benjamin Dominguez, uno a testa per Jesper Karlsson e Samuel Iling-Junior (poi partiti a gennaio, destinazione rispettivamente Lecce e Middlesbrough) e uno dei quattro segnati da Odgaard arrivati in posizione da esterni, proprio nell’1-0 alla Fiorentina che portò anche allo scontro Pradé-Italiano nel postpartita.

Numeri che fanno sorridere pensando alle critiche che Italiano ha ricevuto con costanza nei suoi tre anni a Firenze, al di là dell’Appennino. In particolare quello di un gioco che, pur trovando gol con molti interpreti (61 reti nell’ultimo campionato), non esaltava le caratteristiche degli attaccanti, esterni compresi. Si salvava solo Nico Gonzalez, che ha chiuso a quota 12 nella passata stagione: 6 gol per l’adattato Beltran (più seconda punta che ala), le briciole da Ikonè (3 gol), Sottil (2 reti) e Kouamé (2).

Alcuni mesi dopo, la rivincita pare completa: Italiano sta facendo sognare Bologna, Sottil ha segnato un gol in questa serie A prima di essere ceduto a gennaio al Milan, Ikoné e Kouamé nemmeno quello e ora sono rispettivamente al Como e all’Empoli. Insomma, il nodo era la qualità degli esterni e non certo il gioco del tecnico che ora può alternare quattro ali di qualità (l’ultima è Cambiaghi, protagonista degli ultimi tre gol del Bologna con due assist e un rigore procurato) e spera di beffare proprio i viola nella corsa all’Europa. Lo scrive calciomercato.com

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