1 settembre 2016, calciomercato finito e analisi post mercato del direttore generale della Fiorentina Pantaleo Corvino. Queste le sue parole in sala stampa:
“Abbiamo rispettato le regole del fair play finanziario, abbiamo fatto il masso mettendoci passione, i tifosi e la proprietà credono in noi. Abbiamo vendute zavorre economiche e tecniche, 33 cessioni. Abbiamo seguito le linee guida della società. Tutti i titolari sono stati tenuti a Firenze tranne uno, perché per Alonso ci è arrivata un offerta che non potevamo rinunciare anche per il bene di un ragazzo che non voleva sprecare questa grande opportunità per la sua carriera. Il meglio di questa squadra è stato tenuto e in più ci sono alternative per tutti i ruoli e per tutti i titolari
I giovani? Ci sono giocatori che non saranno utili adesso ma che saranno il tesoro della Fiorentina fra qualche anno
Se i Della Valle avessero voluto fare un passo indietro avrebbero venduto Vecino, Bernardeschi, Borja Valero, Astori, Kalinic. Ci sono pervenuti grandi offerte per loro e noi abbiamo sempre rifiutato, sin dal primo giorno. Questo è il più grande segno del loro impegno per la Fiorentina
Non pensavamo di dover cedere Alonso, solo uno scemo non lo avrebbe venduto per quelle cifre. L’unico errore fatto con Sousa è quello di non aver condiviso l’acquisto di Olivera, perché abbiamo dovuto far le cose di fretta e non ne abbiamo parlato ma Paulo Sousa non ha fatto problema e ha detto che si fida di noi.
Sappiamo bene che la piazza non è entusiasta del mercato ma faremo parlare il campo. Nel passato sono stati fatti colpi che hanno scaldato i tifosi in estate ma così non è stato sul campo. Sapete bene a chi mi riferisco. Noi faremo parlare il campo
Soldi non reinvestiti? Io non prendo Jovetic perché devo fare favori a qualcuno, non voglio prendere in giro nessuno. Abbiamo sostituito Alonso con Olivera, a chi non lo conosce dico che è un problema suo. Olivera è all’altezza di Marcos Alonso, si tratta di un giocatore che risponde ai requisiti che noi cercavamo. Non bisogna giudicare un calciatore dal costo del cartellino.
Sportiello? È stata una grande bufala, non lo volevamo, ci è stato offerto il calciatore ma noi non ci siamo interessati. È stata solo una grande bufala che qualcuno ha cavalcato. Abbiamo grande fiducia nei portieri che abbiamo
La trattativa più difficile? Indubbiamente è stata quella per riportare Tello alla Fiorentina, non è stato facile ottenere la possibilità di avere il diritto di riscatto per questo giocatore. Un’altra trattativa entusiasmante è stata quella di Maganijc, un giocatore che a voi non dice nulla ma si tratta di un giovane conteso da tutte le big d’Europa, fra qualche anno sarà un grande giocatore
Fair play finanziario? Negli ultimi due anni c’è stata una grandissima perdita di 40 milioni di euro. Per poter entrare nel fair play dovevamo vendere e noi lo abbiamo fatto facendolo con le seconde linee apparte Alonso. Mancanza di coerenza? Siamo stati coerentissimi perché non abbiamo venduto i migliori, se non lo abbiamo fatto con Alonso perché in quella situazione non si potevamo dire di no.
Jovetic? Era un’idea mia e di Sousa ma è svanita perché alla fine l’Inter ha detto no.
Per il futuro ci impegniamo di prendere più giocatori italiani. Se non trovo chi ci serve in Italia devo per forza andare fuori
Se ho accettato di tornare a Firenze è perché ho il sangue e la pelle viola, a Bologna avevo anni di contratto e avrei vissuto in una realtà certamente più tranquilla. Da oggi si riparte da zero, è stato fatto un grande lavoro e cercheremo di fare una Fiorentina sempre più competitiva e capace di lottare e giocare con tutti”
Flavio Ognissanti