Fa molto rumore l’inchiesta pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera sulla provenienza dei fondi per l’operazione che, lo scorso 13 aprile 2017, ha visto passare il Milan dalla Fininvest alla Rossoneri Sport Investments Luxembourg, società controllata dall’attuale proprietario e Presidente del club meneghino, Yonghong Li. Al centro dell’indagine ci sono i guai finanziari che l’imprenditore cinese, definito “oscuro finanziere, starebbe passando.
Secondo quanto rilevato da Milena Gabbanelli e Mario Gerevini del ‘CorSera’, Yonghong Li sarebbe titolare di una holding insolvente, le banche creditrici gli avrebbero fatto causa e il Tribunale avrebbe stabilito che, per saldare i debiti, il patrimonio della holding debba andare all’asta. Il patrimonio di Yonghong Li sarebbe finito all’asta su Taobao, l’equivalente cinese di eBay.
L’ordine arrivato dal Tribunale del distretto di Futian sarebbe stato quello di vendere all’asta del 2 febbraio (data poi rinviata) l’11,39% che la ‘cassaforte’ di Yonghong Li avrebbe nella società di packaging Zhuhai Zhongfu, quotata alla Borsa di Shenzhen. Il valore è di circa 60 milioni. Tale ricavato andrebbe a risarcire le banche. Pochi giorni fa, inoltre, la China Securities Regulatory Commission, l’equivalente della Consob di Pechino, avrebbe comunicato l’avvio di indagini per presunti illeciti sul mercato commessi dalla holding che si chiama “Shenzhen Jie Ande”, poiché avrebbe tenuto nascoste per mesi la sentenza e l’insolvenza.
Fonte Eurosport