Tante ombre e poche certezze, è una Nazionale a pezzi quella che esce dal pareggio dell’Olimpico di Torino contro la Macedonia. Gioco inesistente, difesa poco compatta e, soprattutto nel secondo tempo, un atteggiamento decisamente da rivedere da parte degli azzurri, apparsi svogliati e poco determinati, come se la partita contro Pandev e compagni fosse una semplice amichevole e non la partita che poteva consegnare all’Italia le chiavi per il playoff di metà novembre. E invece un buio pesto, per non dire un azzurro sbiadito, è calato sopra le teste e dentro i pensieri di tifosi, dirigenti e giocatori azzurri che nello spogliatoio, al termine della partita, hanno avuto un confronto con Ventura.
L’allenatore da una parte, i senatori dall’altra, ai quali il Ct ha chiesto sostanzialmente una mano per passare indenni l’ultima gara del gruppo contro l’Albania di Panucci, vincere il playoff e prepararsi al meglio all’avventura in Russia. Siamo una squadra, dobbiamo vincere e andare ai Mondiali insieme, remare tutti dalla stessa parte, in sostanza il discorso di Ventura a Buffon e compagni, tenuto con toni pacati ma comunque preoccupati per quello che si era appena visto in campo contro la Macedonia. Ma le consultazioni non sono finite qui: il commissario tecnico ha avuto un lungo incontro con i senatori della squadra, a cui ha chiesto di diventare ancora più trascinatori. All’indomani, invece, è stata la volta della squadra: un confronto soltanto tra giocatori, senza lo staff tecnico (che era stato avvertito della decisione del gruppo).
Una mano al Ct, intanto, è arrivata dai dirigenti della Federazione che di fatto hanno confermato, anche se non in via ufficiale, la fiducia all’allenatore in vista del playoff e soprattutto della competizione iridata del prossimo giugno. In questo momento un ribaltone, chiesto in maniera forse un po’ troppo affrettata da molti tifosi che non hanno risparmiato al Ct furenti critiche, non avrebbe senso e non risolverebbe i problemi di un gruppo che deve ritrovare una forma fisica migliore, motivazioni importanti e soprattutto i suoi uomini migliori (solo ieri erano assenti ad esempio De Rossi, Verratti, Pellegrini, Florenzi e Belotti).
Ventura non si tocca, il messaggio fatto pervenire da Tavecchio e Uva che però, in questa giornata così delicata, non sono fisicamente al fianco del loro Ct. Il presidente federale infatti è all’estero da ieri per impegni personali (non ha nemmeno visto la partita allo stadio), mentre il direttore generale Uva ha lasciato Torino attorno a mezzogiorno. Anche se confermato, Ventura al momento è un Ct solo.
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