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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Tutte le offerte rifiutate dalla Fiorentina, un totale di 200 milioni. Ecco le 3 regole su cui è nato il mercato viola
Rassegna Stampa

Tutte le offerte rifiutate dalla Fiorentina, un totale di 200 milioni. Ecco le 3 regole su cui è nato il mercato viola

Redazione

30 Agosto · 10:58

Aggiornamento: 30 Agosto 2018 · 10:58

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La prima mossa è stata fare muro di fronte alle offerte per i gioielli viola. La famiglia Della Valle li ha blindati tutti. La voglia di tornare in Europa e un bilancio sano hanno permesso una simile sfida. Così non ha fatto breccia una proposta da 65 milioni per Chiesa presentata da un dirigente dell’Inter in una riunione di Lega in tarda primavera. E allo stesso modo sono finiti gli altri tentativi di pescare ne gruppo di Pioli.

L’Atletico Madrid ha messo sul piatto 35 milioni per il talento Milenkovic; il Marsiglia 30 per il Cholito Simeone; il Borussia Dormund 20 per l’argentino Pezzella e il Lione 25 per riportare nel campionato francese Veretout. Tutti intoccabili. Senza alimentare aste (che avrebbero ovviamente alzato la valutazione di questi cinque giocatori) la Fiorentina ha già in casa un materiale umano da quasi 200 milioni. Considerati anche i vari Biraghi, Benassi, Vitor Hugo, solo per restare al gruppo dei titolari. Un bel punto di partenza. La viola-baby che piace a tutti è nata da tanti rifiuti e da un progetto mirato a ringiovanire ancora di più la rosa (ha l’età media più bassa della Serie A) innestando giocatori di qualità e di talento, capaci di divertire.

Firenze ha sempre amato il bello.

Corvino e Freitas, prima di proiettarsi sul mercato, hanno disegnato a tavolino insieme a Pioli la nuova Fiorentina.

Tre le idee-base:

1) Spostare Milenkovic nel ruolo di terzino destro per poter avere tre difensori veri e avanzare Biraghi come aveva fatto Sousa in passato con Alonso;

2) bocciatura del trequartista (da qui la dolorosa scelta di rinunciare a Saponara) per privilegiare un attacco a tre che avesse oltre a Chiesa e Simeone un esterno offensivo con tanti gol nelle gambe;

3) ridisegnare il centrocampo. Il passaggio più delicato. Non è stato facile rinunciare a Badelj. Regista classico e leader dentro li spogliatoio. Ma la Fiorentina ha scelto di avere un mediano vero davanti alla difesa. Corvino e Pioli hanno preso esempio dal Real Madrid che ha vinto tre Champions consecutive grazie a Cristiano Ronaldo, Bale e Modric ma anche a un recuperatore di palloni come Casemiro. Da qui l’idea di provare a trasformare Veretout in un «Casemiro».

[…] Quanto a Gerson la Roma lo ha sempre trattato solo in prestito semplice. Corvino e Monchi da buoni amici hanno trovato facilmente un’intesa che consente al club viola di risolvere un problema in mezzo al campo (trovare i gol che Pioli può aver perso arretrando Veretout) e ai giallo- rossi di valorizzare un loro talento. Il resto della storia si leggerà a giugno. Il brasiliano è destinato a tornare nella Capitale a meno che non si innamori a tal punto di Firenze da «obbligare» la Roma a cederlo.

Sempre per restare a centrocampo, anche l’acquisto di Edimilson Fernandes arriva da lontano. Gli uomini mercato viola lo avevano scoperto quando giocava nel Sion. Da mediano. La sua duttilità sarà preziosa. La Fiorentina ha il diritto di riscatto a 9 milioni.

 

La Gazzetta dello Sport

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