Loro dall’Allianz Arena sono usciti a testa alta, come del resto la squadra. I seicento tifosi viola non hanno smesso di incitare la Fiorentina e hanno fatto sentire il loro calore per tutta la partita, pur in un ambiente ostile. Perché da queste parti il colore viola è visto come il fumo negli occhi. Storia antica. I seicento arrivati da Firenze – quasi tutti a torso nudo – non si sono mai persi d’animo, anche quando i bianconeri sono andati in vantaggio e alla fine la squadra è andato sotto lo spicchio degli ospiti per applaudire e ringraziare.
Il feeling con lo zoccolo duro non si è mai interrotto. Anzi. Questa Fiorentina targata Pioli piace sempre di più anche quando non vince. Piace per quel suo modo di affrontare gli avversari dando tutto, senza risparmiarsi e questo il popolo viola lo ha capito. E soprattutto lo apprezza, valutando la crescita partita dopo partita dei singoli che pensano prima di tutto alla maglia viola. Inutile sottolineare come i decibel siano andati alle stelle quando il tabellone luminoso ha indicato l’ingresso in campo del disprezzato ex.
Per Bernardeschi è stato l’antipasto di quello che accadrà nella partita di ritorno quando salirà le scalette del ‘Franchi’. Non ci sarà spazio per equivoci o certificati medici. Pochi i palloni giocati dal 33 bianconero, sottolineati comunque da fischi e cori poco simpatici.
La Nazione