Nell’infuocata atmosfera del “Toumba Stadium”, la Fiorentina riesce a strappare un discreto punto contro un ordinato Paok. La serata greca porta alla luce nuove scoperte quali Salcedo e Olivera (troppi pochi erano stati i 27 minuti visti a Genova per giudicarlo). L’esterno sinistro appare più sofferente in fase difensiva che offensiva, nella quale riesce a trovare una quantità industriale di cross. Ottimo, quasi perfetto è stato invece l’esordio del difensore messicano, capace di essere sempre al momento giusto al posto giusto. Non è stato un esordio ma ci va molto vicino quello di Babacar. Il senegalese classe ’93 ha giocato un ottima partita, piena di sacrifici in fase difensiva, sponde e tiri che meritavano maggiore fortuna. Sousa lo schiera a fianco di Kalinic, una novità tattica assoluta per il portoghese, e fin dai primi minuti si vede grande feeling tra i due, feeling che piano piano va ad aumentare nel corso della partita. La nuova tattica adottata dal portoghese potrebbe risultare molto utile nel corso del campionato. Il centrocampo regge bene per tutta la partita, con Badelj protagonista assoluto, capace di trascinare la squadra con recuperi e passaggi millimetrici. Il meno in forna sembra Borja, chiuso per tutta la partita da una gabbia greca. La nota negativa maggiore della partita sembra essere l’arbitro, assolutamente inadeguato per un match di spessore europeo. Una partita tranquillissima terminata con tantissimi ammoniti e gesti plateali, quasi a voler prendere la scena alle due squadre.
Le sensazioni in casa Fiorentina rimangono buone, un punto in casa della squadra più pericolosa del girone è tutto guadagnato. Alle 19 anche la Roma trova il pareggio con Perotti, quinto rigore in quattro partite per i giallorossi. La sfida di domenica al Franchi sarà una partita difficile e affascinante, la Fiorentina ce la dovrà mettere tutta per portare a casa i 3 punti.
Matteo Fabiani