Da Soffiano, periferia di Firenze, a Torino, per giocare nella Juve. Dagli Juniores della Cattolica Virtus alle giovanili del club bianconero. Una vendita che fu un affare. Correva l’anno 1972 e Paolo Rossi aveva 16 anni. A completare l’affare, e di fatto a lanciare Pablito nel calcio stellare, fu l’allora presidente della società giallorossa Aldo Nesticò.
“L’avrei venduto volentieri alla Fiorentina. Parlai con il dirigente tecnico del settore giovanile viola Egisto Pandolfini, anche lui aveva capito di essere di fronte a un giocatore eccezionale, ma aveva dei limiti di spesa datii dalla dirigenza della società, che non poteva spendere più di 5 milioni”. Lo riporta il Corriere Fiorentino.