Quanto affermato da Pioli rivela che il tecnico è preoccupato da quel che potrà accadere a giugno. La sua intenzione sarebbe quella di rimanere, perché il percorso iniziato due anni fa è ancora in fase di sviluppo. E Pioli a Firenze ha trovato l’ambiente ideale per lavorare in maniera serena e stimolante. Forse si sarebbe aspettato, oltre alla volontà espressa a parole di esercitare la clausola per il rinnovo, di discutere attorno a un tavolo della prossima stagione. Di programmare il futuro della propria squadra. Pioli teme, soprattutto, di veder partire alcuni suoi tasselli fondamentali e alla base del progetto: due su tutti, Chiesa e Milenkovic. Cosi scrive questa mattina La Repubblica.