Juve-Pjaca, una storia d’amore mai sbocciata e destinata a finire. Arrivato nel 2016 dalla Dinamo Zagabria per 23 milioni, è stato utilizzato con il contagocce fino alla rottura di legamento crociato anteriore e menisco esterno nel marzo 2017 in Estonia-Croazia. Lento il recupero, passato da tanta Primavera e altrettanta fiducia dei bianconeri. Poi all’improvviso lo strappo: mai utilizzato dopo il rientro, il malumore si è trasformato in un addio con tensioni. Allo Schalke ha collezionato 9 presenze e 2 gol, abbastanza per andare al Mondiale,non per convincere la Juve. Vani i tentativi di venderlo in estate, in assenza di alternative la Fiorentina ha ottenuto il prestito oneroso (2 milioni) con diritto di riscatto (20 milioni) e controriscatto (28 milioni). Che il ds bianconero Paratici non eserciterà, volendo chiudere una volta per tutta la questione. Il ritorno a Torino, anche solo di passaggio, non è da escludere, la Fiorentina è tutt’altro che convinta di riscattare Pjaca: non lo farà per quanto visto fin qui costringendo la Juve a trovare in fretta un nuovo acquirente, lo farebbe solo nel caso in cui il croato si dovesse sbloccare. E se la Juve decidesse di abbassare la cifra concordata in estate? La possibilità reale esiste visto che la Juventus ha deciso di scaricarlo e con il club viola si potrebbero imbastire diversi tavoli di trattativa. Caldi ricorda Il Corriere di Torino sono i nomi di Milenkovic e Chiesa