La notizia è rimbalzata nel tardo pomeriggio, quando nessuno se lo aspettava. Pietro Comuzzo è stato convocato per la prima volta da Luciano Spalletti in nazionale maggiore per gli impegni contro Belgio e Francia in Nations League. Di certo non un fulmine a ciel sereno viste le prestazioni del centrale viola classe 2005, che nel giro di un mese è passato dalla convocazione in Under 20, a quella in Under 21 (dove sostituì l’infortunato Viti) e infine alla chiamata di Spalletti. Un sogno a occhi aperti per lui che adesso è però concentrato solo sul Verona. Ieri la Fiorentina è rientrata dopo l’ora di pranzo dalla sfortunata trasferta di Cipro.
Nessun dramma per la sconfitta, la squadra ha raggiunto il Viola Park per poi rientrare a casa. Niente allenamento, si tornerà in campo oggi alla vigilia della sfida contro l’Hellas. Palladino è pronto a rivoluzionare nuovamente l’undici titolare. Torneranno i titolarissimi, quelli di cui non si può fare a meno. Fra questi c’è senz’altro Comuzzo, ormai titolare fisso in coppia con Ranieri. Tornerà in porta De Gea, sugli esterni Dodo e Gosens (anche lui ri-convocato dalla Germania). Qualche dubbio c’è a centrocampo. Adli non è parso in grandi condizioni fisiche a Cipro, Palladino spera di recuperare Cataldi per farlo giocare con Bove. Anche perché un Sottil completamente preservato in coppa lascia pensare che il tecnico voglia schierarlo domani largo a sinistra.
A destra tornerà Colpani, al centro dell’attacco ci sarà Kean (anche lui chiamato da Spalletti) rimasto a lavorare a Firenze per sistemare la caviglia. Dietro di lui spazio a Beltran, che dopo l’Apoel ha parlato per il gruppo. «Abbiamo una partita importante, non dobbiamo abbassare la testa. Ci piace vincere, ci alleniamo per questo. Un passo falso può succedere ma dobbiamo continuare così. Siamo una grande squadra. Lo scrive La Nazione.
Repubblica: “La Fiorentina cerca equilibrio tra turnover e mercato. Segnali di speranza da Ikoné”