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ORA CI ARRABBIAMO… IL PENSIERO DI DARIO “GHEBBE”
Editoriali

ORA CI ARRABBIAMO… IL PENSIERO DI DARIO “GHEBBE”

Dario Del Gobbo

30 Giugno · 14:53

Aggiornamento: 30 Giugno 2017 · 15:26

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Di poche ore fa la voce che vedrebbe Borja Valero costretto ad andarsene, per accettare l’Inter.

Ora “costretto” suona un po’ male, visto che stiamo parlando di una club di lignaggio certamente superiore a quello viola, di uno stipendio certamente superiore a quello viola, di una rosa che si rivelerà certamente superiore a quella viola.

Però sappiamo come è fatto lo spagnolo e sappiamo che probabilmente lui se ne sarebbe allegramente fregato pur di rimanere in questa città che così tanto lo ha rapito.

Partiamo da un presupposto chiaro e limpido.

La Fiorentina ha il pieno diritto di volersene disfare.
Borja non è più un giocatore indispensabile e non è un goleador. Sicuramente farebbe maggior figura in una squadra di maggior livello, ad organizzare il gioco di una squadra “forte”. A Firenze il prossimo anno ci sarà bisogno di tanta corsa e di tanta quantità, cose che lui non può più garantire.

Sappiamo inoltre che quasi tutto quello che ha fatto Pradè viene visto in modo molto bieco dall’attuale dirigenza. In primis quel rinnovo a cifre notevoli del centrocampista spagnolo mai stato veramente digerito dalle alte sfere.

È per questo che da quando Corvino è ritornato a Firenze durante ogni sessione aveva cercato di piazzarlo, prima alla Roma, poi in Cina (sembra proprio che fosse fatta a gennaio), ora all’Inter.

Il problema come ho già sottolineato qualche settimana fa è il continuo mirare ai giocatori di carisma, ai capitani della squadra, ai migliori della squadra. E dopo il famoso comunicato tutto è ancora più legittimo di prima.

A proposito del comunicato.

Io non andrei a ricercare chissà quale significato.
La realtà mi pare sotto gli occhi di tutti: Diego Della Valle si è incazzato.

Sono anni che è incazzato, ma ora è proprio stra-incazzato.
Dopo aver clamorosamente rischiato la faccia a causa di “Calciopoli”, dopo essere stato scippato da Ovrebo e Platini, dopo aver sconsigliato nuovi investimenti salvo poi farsi convincere dal fratello e da Pradè a sborsare i fanta-soldi per Rossi e Gomez…. Non ne può più di nessuno e vorrebbe rientrare degli investimenti fatti e anche basta.

Ne ha pieno diritto, ci mancherebbe altro. Ma la gestione distaccata della società ha assurde ripercussioni sul valore della stessa e questi aspetti comunicativi, affettivi, anomali delle società calcistiche lui non li ha mai sopportati e forse li ha anche un po’ sottovalutati.

Sono anni che aspetta un’offerta che lui ritenga congrua, ma quell’offerta non arriverà mai. O abbassano il prezzo oppure questa scomoda società continuerà a rimanere sua.

Ovvio, se in mezzo a tutti questi giramenti di scatole, arriva uno degli imprenditori più in vista della città, che non si è mai realmente interessato alla stessa, che ti giudica e che dopo 10-20 interviste alla fine quasi ti offende… Ci sta che  ti parta la brocca del tutto e la sera lo quereli e la mattina dopo ti venga la voglia di mandare in culo un po’ tutti.

Ecco, scritta in francese stretto è andata più o meno così.

Capite quindi, che alle succitate “alte sfere”, di Borja Valero e delle sue lacrime per rimanere in questa valle di lacrime, possa interessare meno di zero.

Dario “Ghebbe”

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