L’incontro tra Commisso e il padre di Chiesa non c’è stato e in giornata l’italoamericano tornerà negli States dopo alcuni giorni a stretto contatto con la città, la società e la dirigenza per pianificare il futuro.
Impossibile non si sia parlato di Federico. Nel fine settimana potrebbe spettare a Barone parlare con il padre Enrico. Nel frattempo Chiesa riflette: dopo l’Europeo con l’Under 21, vissuto da protagonista coi suoi tre gol, è in vacanza prima di riprendere in mano borsa e scarpini.
La Juventus è più di una tentazione: la possibilità di seguire le orme di Bernardeschi, di giocare la Champions, di ritrovarsi al fianco Cristiano Ronaldo. E poi quel maestro di Sarri, che come Conte stravede per lui.
E la Fiorentina?
Al di là dell’aspetto economico, coi viola che comunque dovrebbero prolungare il contratto e adeguarlo spingendosi intorno ai 3,5 milioni, un altro anno in viola potrebbe rappresentare per Chiesa la prosecuzione di un percorso avviato fin dal settore giovanile. Giocare da titolare e da assoluto protagonista con la maglia viola per non mettere in discussione la sua convocazione ai prossimi Europei con la nazionale maggiore. Crescere in una squadra che secondo i piani di Commisso dovrà essere ambiziosa e divertente. Dunque avere margini per provare, creare, dare sfogo alla fantasia e agire con più libertà. Un leader indiscusso a Firenze, un piccolo campione in cerca di spazio a Torino.
Repubblica