Mattia Viti, a pochi giorni di distanza dal tesseramento di Jacopo Fazzini, originario della Versilia, rientra nell’identikit: il difensore centrale è nato in provincia di Firenze, a Borgo San Lorenzo, anche se in realtà la famiglia Viti (con Mattia in testa) si è sempre considerata scandiccese.
Curiosità: Viti è partito alle 9 di ieri da Firenze, ha svolto le visite nella Capitale e poi si è subito recato al Viola Park – dov’è arrivato attorno alle 19 – per firmare il suo contratto. Un accordo, quello che riguarda il giocatore di proprietà del Nizza, che prevede un prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro più una percentuale di circa il 10% sulla futura rivendita del difensore, qualora la Fiorentina tra un anno decidesse di riscattarlo: uno scenario, quello della permanenza a Firenze, che Viti spera con tutto il cuore di veder concretizzato.
Anche perché se la trattativa per il suo arrivo in viola si è chiusa così in fretta è anche perché il centrale ci ha messo poco a dire di no a Torino e Atalanta, che si erano informate nei suoi confronti: la priorità è sempre stata la maglia viola. «Appena ho saputo che c’era l’interesse della Fiorentina l’ho detto subito alla mia famiglia: non mi sembrava vero e tutt’ora non mi sembra reale. È un’emozione unica essere qui: tutta la mia famiglia è fiorentina dunque per me è un orgoglio vestire questa maglia», ha raccontato Viti ai canali ufficiali del club. Il centrale percepirà un ingaggio di circa un milione di euro netto. Lo scrive La Nazione.