La Fiorentina respira. E alla quinta giornata di campionato aggancia la prima vittoria. Non senza soffrire, andare in tilt (vedi il primo tempo, con vantaggio della Lazio firmato da Gila) e rischiare un’altra domenica da incubo. La luce però si è accesa nell’intervallo quando Palladino ha deciso di cambiare e consegnare la squadra all’eroe più atteso: Gudmundsson. Due rigori, risultato ribaltato e via.
Nel primo tempo Palladino è ripartito dai 44 minuti positivi di Bergamo con Colpani e Bove dietro a Moise Kean. Ai viola la prima occasione del match con Colpani che colpisce il palo dopo un bel break di Cataldi poi la Lazio prende il sopravvento. Nel primo tempo i biancocelesti affondano nella retroguardia gigliata e più volte De Gea è costretto agli straordinari. Nella ripresa ecco Gudmundsson. È subito un’altra Fiorentina che pareggia in apertura proprio grazie all’islandese e si ridisegna con un 4-2-3-1. I gigliati si trovano meglio in campo e concedono ai capitolini una sola occasione con Guendouzi nel finale. La formazione di Palladino spinge e prima Kean e Colpani vanno vicini al raddoppio poi ci pensa ancora il numero 10, ancora dal dischetto, a chiudere il match. Primi tre punti stagionali per i viola. Lo scrive La Nazione.
Rocchi: “Non c’è rigore per la Lazio perché Dodò la tocca prima di testa. Rigori Fiorentina giusti”