Dal 1° al 15 luglio, la Fiorentina vivrà giorni di attesa e apprensione per la clausola da 52 milioni di euro presente nel contratto di Moise Kean, esercitabile sia in Italia che all’estero. Inserita un anno fa, sembrava una tutela sicura, ma dopo la straordinaria stagione da 25 gol, oggi appare un ostacolo facilmente superabile per club di Premier League (come Manchester United e Arsenal) e soprattutto per l’Al-Qadsiah saudita, che offre a Kean 15 milioni a stagione per 3-4 anni.
Da parte della Fiorentina e del presidente Rocco Commisso c’è volontà di trattenerlo e costruire la squadra attorno a lui. Anche Kean, legato fino al 2029, ha sempre manifestato gratitudine e benessere a Firenze, dove è diventato leader e trascinatore. Inoltre, con il Mondiale 2026 in vista, restare in Europa e giocare con continuità sarebbe fondamentale. Il direttore sportivo Pradè ha ammesso che la Fiorentina è «un po’ prigioniera» della clausola, ma confida che Kean consideri tutto ciò che ha ricevuto dal club. Il giocatore non ha ancora deciso: è in vacanza e rifletterà.
In caso di partenza, esiste un piano B che prevede soluzioni oltre a Dzeko (già preso a parametro zero) e Sebastiano Esposito. Tra gli altri nomi seguiti: Lucca (piace anche al Napoli), Piccoli, Pinamonti e opzioni internazionali. Tuttavia, la speranza resta quella di continuare con Kean, centravanti tanto atteso e finalmente trovato dalla Fiorentina. Lo scrive Tuttosport.