A mente fredda, il giorno dopo. Stiliamo una telegrafica lista delle 5 cose più rilevanti che sono emerse dal match dello Stadium, che ha visto la Viola soccombere di misura.
- FEDERICO CHIESA: Alla lettura delle formazioni ufficiali quasi tutti sono stati presi in contropiede. Ma come? Ti giochi un classe ’97 alla prima di campionato, a Torino, contro la Juve? I tifosi si sono divisi: A) E’ una protesta di Sousa nei confronti di un mercato deficitario; B) Sousa ha visto i ragazzi allenarsi e se lo schiera un motivo ci sarà. Alla fine lui sfodera una bella prova, anche se poi viene sostituito. Vince il mister. Vince Chiesa Jr.
- TATARUSANU: Ok, parliamone. L’anno scorso c’era già stata più di un’avvisaglia. L’Europeo ce ne ha regalate altre. Va a farfalle nelle uscite e spesso risulta poco reattivo, come quando si è trattato di chiudere su Higuain. Ci sono ancora 10 giorni di mercato: Corvino intervenga, please. Un portiere forte, a fine campionato, ti regala almeno 5-6 punti in più.
- BERNA E ROSSI, GLI SCONTENTI: Dicono che il 10 abbia provato a scriverlo anche in lusitano, che vuole giocare dietro le punte. Su quella fascia deve stare Tello, non lui. La sua capacità sotto rete viene vanificata, lo sappiamo dall’anno scorso. Così come la sua classe nel distribuire assi vincenti. Pepito: 10 minuti per lui. Non aveva i 90° nelle gambe, dicono. Ce li avrà mai? Di sicuro vedersi preferire Chiesa non ha fatto bene al suo umore.
- L’APPROCCIO ALLA GARA: Se non ci dimentichiamo che esiste anche il primo tempo magari la pareggiamo. In alcuni casi potremmo persino vincerla. Invece andiamo a Torino a guardare la Juve, da spettatori non paganti, per i primi 45′. Dicono sia per colpa della preparazione, più pesante per durare fino alla fine. Ma così molli mai più, contro nessuno.
- LA DIFESA ED IL SISTEMA DIFENSIVO: Vedi sopra per la linea difensiva. Un tutt’uno di mancanza di reattività con il buon Tata. Però dopo il pareggio, se non vincono quel rimpallo, non segnano nemmeno con 17 minuti di recupero. Segno che la squadra si è mossa come un blocco unito, da un certo punto della gara.