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Il Manchester vince allo Juventus Stadium e Mourinho provoca: “Insultate adesso”
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Il Manchester vince allo Juventus Stadium e Mourinho provoca: “Insultate adesso”

Redazione

8 Novembre · 00:23

Aggiornamento: 8 Novembre 2018 · 00:23

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Deve essere sembrato tutto troppo facile alla Juventus, che all’86’ della sfida contro il Manchester United all’Allianz Stadium era avanti 1-0 grazie al primo gol europeo in bianconero di Cristiano Ronaldo, unica squadra a punteggio pieno e con la porta inviolata oltre che già certa del primo posto nel Gruppo H e dunque del pass per gli ottavi di Champions League con due giornate di anticipo. E invece in gare come questa ogni distrazione, ogni minimo rilassamento può costare caro come è successo a Chiellini e compagni, battuti in rimonta per 2-1 nel finale dai ‘Red Devils’ di José Mourinho. Quel Mourinho che si è così preso la rivincita dopo i cori contro di lui al termine del match vinto invece a Old Trafford dai bianconeri, a cui ora servirà ora almeno un punto nella prossima sfida casalinga contro il Valencia per la qualificazione e qualcosa in più (la vittoria in Svizzera contro gli Young Boys) per mantenere il primato nel raggruppamento fino alla fine.

Senza Emre Can, Bernardeschi, Douglas Costa, Kean e con Spinazzola fuori dalla lista Champions, Allegri sceglie il 4-3-3 con De Sciglio terzino destro e il rientro di Khedira al posto di Matuidi in mediana, dove viene confermato Bentancur mentre nel tridente con Dybala e CR7 c’è Cuadrado, preferito a un Mandzukic non al meglio e chiamato ad abbassarsi in fase difensiva. Modulo speculare per Mourinho che – orfano di Dalot, Valencia e Lukaku – davanti rilancia Alexis Sanchez ma esclude a sorpresa anche Rashford preferendogli Lingard, mentre in mediana con Herrera e Matic c’è il grande ex Paul Pogba, applaudito e coccolato dai suoi vecchi tifosi che sperano di rivederlo presto in bianconero.

La Juventus prova a sorprendere gli avversari con le conclusioni di Ronaldo e Bentancur, murate dalla difesa inglese come fa Bonucci sul tentativo di Martial. La squadra di Allegri fa girare bene la palla e al 12′ c’è già il primo giallo del match: se lo prende Matic per un’entrataccia a metà campo su Dybala. I bianconeri non si fanno però intimorire e riescono ben presto a chiudere i ‘Red Devils’ nella loro metà campo, spinti da un CR7 molto attivo: per il portoghese altro destro impreciso e poi un’ottima sponda per Khedira, anticipato al momento di calciare. E dopo una punizione calciata sulla barriera da Alexis Sanchez, il tedesco ci riprova al 32′ ma il suo destro è troppo centrale per impensierire De Gea. Il portiere spagnolo deve invece superarsi due minuti dopo per neutralizzare un velenosissimo tiro-cross di Cuadrado e al 36′ viene salvato dal palo su una girata di Khedira, pescato solo in area da Ronaldo che – dopo un “passaggio” dell’evanescente e svogliato Pogba a Szczesny – ci riprova invano nel minuto di recupero che chiude un primo tempo in cui la Juventus recrimina anche per una trattenuta di Shaw su Cuadrado in area non sanzionata al 12′ dall’arbitro rumeno Hategan.

La ripresa inizia senza cambi e ad accendere l’Allianz Stadium è Mandzukic, che si alza dalla panchina per iniziare il riscaldamento osannato dai tifosi. I ‘Red Devils’ intanto sembrano ora più aggressivi e portano subito al tiro Martial (palla fuori di poco), ma la Juve reagisce immediatamente con Dybala fermato però dal secondo legno della serata bianconera: dopo il palo di Khedira, stavolta è la traversa a respingere il pallone sul fantastico sinistro a giro della ‘Joya’. Dopo un quarto d’ora arriva il primo cambio del match e lo fa Allegri, ma ad entrare non è Mandzukic: a rilevare uno stanco Khedira è infatti Matuidi, che si piazza alla sinistra di Pjanic con Bentancur che va dall’altra parte. Lo United intanto sembra ora più in partita rispetto al primo tempo ma al 65′ viene punito: lancio in verticale alla Pirlo di Bonucci e destro al volo di Ronaldo che si sblocca e segna così il suo primo gol da juventino in Champions League (l’ultima rete in Europa era arrivata proprio contro i bianconeri al Bernabeu, nel recupero del ritorno dei quarti su quel calcio di rigore che fece imbufalire Buffon e compagni). Il portoghese mostra gli addominali allo Stadium che è ora una bolgia e gli inglesi rischiano di capitolare di nuovo al 67′, ma De Gea è bravo ad allungarsi per neutralizzare il piatto di Pjanic servito dallo scatenato CR7.

MOU LA RIBALTA – Mourinho corre ai ripari e getta nella mischia Rashford al posto di un deludente Lingard (70′), ma è ancora Pjanic a mettergli i brividi con un destro dal limite fuori misura. Ancora più clamoroso l’errore di Cuadrado, che al 75′ ruba palla e va in fuga ma dopo uno scambio con Ronaldo calcia incredibilmente alto a due passi dalla porta. Lo United adesso è alle corde e ancora Pjanic prova a mandarlo al tappeto dalla lunga distanza: palla alta. Il tecnico portoghese comunque non si arrende e – dopo un tiro a lato di Rashford – al 79′ ridisegna la squadra tentando il tutto per tutto: fuori Herrera e Sanches, dentro Mata e Fellaini per passare al 4-2-3-1. Una doppia mossa che dà frutti immediati e porta prima a un cross insidioso di Martial deviato da Szczesny, e poi a una punizione dal limite conquistata da Pogba: sulla palla va proprio Mata che col sinistro la piazza all’incrocio e fa 1-1. E come se non bastasse, dopo una conclusione sballata di Dybala, al 90′ succede l’incredibile: punizione dalla sinistra per gli inglesi calciatada Young, incredile carambola in area bianconera e autorete di Alex Sandro dopo un tocco di Bonucci. Lo Stadium è ammutolito e a infiammarlo dopo il triplice fischio finale è Mourinho, che al triplice fischio si porta la mano all’orecchio sfidando i tifosi bianconeri ed esce “scortato” dal suo staff e dai suoi giocatori tra i rimproveri di Bonucci e Bentancur.

Corrieredellosport.it

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