L’aria di Conference League gli fa bene: Jonathan Ikoné ci ha messo ancora lo zampino. L’ex Lilla si era distinto per una doppietta in occasione della gara giocata il 24 ottobre contro il San Gallo, dimostrando di poter essere utile alla causa internazionale. Motivo per cui Raffaele Palladino ha scelto di schierarlo anche ieri sera a Nicosia. E alla fine non ha avuto tutti i torti visto che, nonostante un risultato che non ha sorriso a una Fiorentina che si è presentata con le riserve, il classe 1998 è comunque riuscito a dare speranza (poi vana) ai propri compagni.
La partita di Ikoné è stata strana. Perché paradossalmente il francese ha iniziato meglio di come ha finito, quando però ha segnato la rete. Una prima parte di gara che ha visto l’attaccante cercare l’uno contro uno con buona continuità, salvo incepparsi praticamente sempre sul più bello come da solito copione. Col passare dei minuti il giocatore è sparito progressivamente, condizionato pure dalla piega che aveva preso l’incontro una volta passato in vantaggio l’Apoel. Che poi si è preso il lusso di raddoppiare.
Ciò non toglie che Ikoné abbia saputo essere concreto nel momento di maggiore necessità, grazie anche al buono spunto del compagno di reparto Christian Kouame col quale si è trovato a meraviglia in occasione del gol. Altro spunto da tenere in considerazione è la freddezza con cui ‘Jorko’ ha toccato la palla in rete. Uno dei grandi limiti che gli viene imputato è di non essere in grado di mantenere la giusta tranquillità quando entra in area avversaria: questa volta è andata bene, e tutto sommato Palladino può esserne contento malgrado la sconfitta che arresta il filotto di vittorie consecutive a sette. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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