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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Flop totale per gli abbonamenti della Fiorentina, parlano i tifosi viola: “Solo cessioni, zero acquisti ma i Della Valle non si toccano”
Rassegna Stampa

Flop totale per gli abbonamenti della Fiorentina, parlano i tifosi viola: “Solo cessioni, zero acquisti ma i Della Valle non si toccano”

Redazione

20 Luglio · 09:59

Aggiornamento: 20 Luglio 2017 · 09:59

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Se quella in cui i tifosi viola stanno vivendo a Moena è una sorta di isola felice, a Firenze l’aria che si respira è ben diversa. Con giorni (e notti) che raccontano di striscioni appesi alle cancellate del «Franchi» e una campagna abbonamenti che stenta a trovare un’impennata (l’ultimo dato parla di 3.000 tessere staccate).

Un mondo opposto rispetto al microcosmo viola in Trentino, del quale i testimoni più fedeli, tra un caffè al «Marisa» e una nuova maglietta al Fiorentina Store, sono proprio i tifosi viola. Come Marco Foggi, incerto se rinnovare o meno l’abbonamento: «Ancora non ho deciso – racconta – aspetto la fine di questa sessione per fare la mia scelta. Le operazioni sin qui condotte non mi soddisfano. Ho la sensazione che la famiglia Della Valle prima o poi se ne andrà ma questo non avverrà subito. L’addio che mi ha dato più fastidio? Sicuramente quello di Borja Valero, che teneva davvero alla maglia viola, a differenza di Bernardeschi».

Un mercato non condiviso anche da un altro tifoso seduto al «Marisa», ovvero Dante Perforati: «Questa politica è figlia delle scelte di Corvino: fosse dipeso da me, non lo avrei ripreso. Guai però a toccare i Della Valle. – prosegue – Dove sono gli industriali fiorentini che aprono tanto la bocca ma poi non tirano fuori un euro?». Della stessa opinione anche Simonetta Vitali, preoccupata del futuro del club: «Non sono ottimista: se vanno via i Della Valle, chi ci compra? Noi a Firenze siamo pronti a criticare sempre chiunque. L’addio dei big? Se i giocatori non stanno più bene è giusto che se ne vadano. Credo che riprendere Corvino sia statoo uno sbaglio enorme. Il giocatore dal quale ripartire? Chiesa, almeno lui spero resti».

Eppure a tenere banco c’è la vicenda stadio: «Credo che la dismissione dei Della Valle non sia figlia delle critiche ricevute quanto di un discorso politico legato alla Mercafir – spiega Lucio Gervasi – Il comunicato di cessione è rivolto al Comune ed il messaggio è chiaro: o si fa qualcosa di importante o ce ne andiamo». Stesso clima dalle parti di via Sette Santi dove a ritmo ridotto procede la vendita dei nuovi abbonamenti: «La passione non si valuta in base ai giocatori che partono – spiega Marco Turchi, reduce dal rinnovo della tessera – A me non preoccupano tanto i nomi che arrivano, quanto il numero dei componenti della rosa: di questo passo verrà venduto anche il manto erboso».

Parola infine a Maurizio Morozzi, abbonato di vecchia data che ha un messaggio per la Fiesole: «Le contestazioni di questi giorni sono assurde: gli striscioni servono per incoraggiare i giocatori, non per insultarli».
La Nazione

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