Stamattina sulle pagine della nazione troviamo un articolo a firma di Riccardo Galli su Nikola Kalinic:
“Da solo (o, per la precisione, supportato a distanza da Bernardeschi e Ilicic) o in compagnia (e quindi con Babacar accanto), Nikola Kalinic doveva svegliarsi. Per forza. Da bomber pronto a prendersi la classifica cannonieri un anno fa a fantasma di una Fiorentina irriconoscibile, il passo era stato troppo breve per essere vero. Nessuno, insomma, ha mai creduto che il Kalinic re del gol era di colpo diventato un brocco. Nessuno lo credeva, soprattutto Paulo Sousa che nell’alternanza dei moduli e delle carte da giocare per il reparto offensivo, ha sempre puntato sull’attaccante croato. In altre parole, per il tecnico portoghese il black out di Kalinic era un qualcosa di passeggero, o, diciamo pure, di quasi fisiologico per un attaccante (come per ogni attaccante).
La fiducia di Paulo Sousa come quella della società. E’ anche grazie alle scelte di mercato, infatti, scelte fatte dai suoi dirigenti che la punta ha saputo portarsi dentro la grinta e il coraggio di chi è sicuro di poter ricominciare a fare bene quello che gli riesce meglio: i gol. Scelte di mercato, dicevamo.
Sì, perché Kalinic è stato davvero uno degli oggetti del desiderio della scorsa estate. Punta concreta, uomo d’area, età da giocatore ’con ampi margini di miglioramento e di crescita’ , per il bomber l’interesse del Napoli è stato qualcosa di molto di più di una semplice voce dell’estate del mercato.
Era (ed è) lui l’erede di Higuain nei progetti di Sarri, di De Laurentiis e di tutto il Napoli e quando il club azzurro ha deciso di fare sul serio, per il Nikola viola ha messo sul piatto la bellezza di 25 milioni.
Un tesoro che però non ha convinto i Della Valle. E non per una semplice (e quindi non decisiva) ragione economica. No, ADV non ha risposto alla tentazione del Napoli solo e soltanto perché in lui, in Kalinic, la Fiorentina ha voluto continuare a credere e scommettere. L’attaccante Nikola era e quindi è l’uomo giusto al posto giusto, laggiù in mezzo all’attacco della Fiorentina.
E quello che ha fatto in questi giorni, dalla doppietta in Europa al tris di Cagliari non ha affatto nessuno in casa viola.
Lui che adesso ha una voglia matta di continuare a correre. A segnare e magari collezionare altre proposte choc come quella rispedita al Napoli. Kalinic non sceglie mai chi è il suo compagno di avventura più adatto a farlo volare.
Non dirà mai se con Ilicic e Berna riesce meglio a ritagliarsi spazi preziosi in mezzo alle difese avversarie o se con Baba di spalla ha forse il compagno giusto per dialogare con la rapidità dell’avvoltoio dell’area di rigore. Non lo dirà mai, Nikola, perchè a lui interessa solo una cosa: segnare e farlo per la Fiorentina.