Ci sono delle parole che, in queste ore, stanno agitando Firenze. E non solo. Sono quelle di Joe Barone, braccio destro del nuovo patron della Fiorentina Rocco Commisso. Raccontano di un fatto recente, avvenuto proprio nel capoluogo toscano. E hanno come argomento niente meno che Federico Chiesa. “Voglio raccontare una storia importante perché alle domande sul nostro giocatore continuo a rispondere allo stesso modo”. È il racconto di una vicenda avvenuta pochi giorni fa, quando insieme al presidente e al sindaco Nardella si erano presentati ad un ospedale cittadino, il Meyer, in visita ad alcuni bambini malati. Ad un certo punto, uno di questi, avanza una richiesta: “Non vendete Chiesa”. Subito è arrivata la promessa di Commisso. “Lo accontenterà, ci tiene a queste situazioni e manterrà la promessa. Siamo qui per costruire una squadra intorno a Federico Chiesa e agli altri giocatori più importanti della Fiorentina”. Poi un messaggio ai tifosi: “Abbiamo bisogno solo di un po’ di tempo per fare mercato, ma abbiamo un progetto a lungo termine”.
Serve tempo, serve pazienza. Anche se l’attesa dei primi colpi aumenta, sempre di più, il desiderio. A guardare le quote c’è ancora un abisso tra i viola e gli altri. Ma la distanza da Atalanta, Lazio, Torino e Roma non sembra così incolmabile. Ecco allora che il mercato diventa decisivo, anche se la Fiorentina è una delle poche squadre ancora completamente ferme. Più impegnata a cedere che ad acquistare.
Perché per ora le notizie che arrivano sono esclusivamente quelle di giocatori sul piede di partenza. Su Chiesa, si sa, è fortissima la Juventus ma anche l’Inter, con un Antonio Conte che avrebbe alzato la cornetta del telefono già numerose volte. Ma è un altro pilastro ad aver chiesto alla società la cessione. Si tratta di Veretout, che ha già portato a Firenze ben tre offerte di tre squadre diverse. A muoversi per primo è stato il Milan, che ha messo sul piatto una parte fissa di soldi cash più il cartellino di uno tra Biglia, Borini e Laxalt. Ma sul francese classe 1993 ci sono anche Napoli e Roma, che dopo il no di Barella è pronta ad investire fino a 20 milioni.
Pochi, come pochi sono i soldi offerti sempre dal Milan per German Pezzella. Il suo agente, Martin Guastadisegno, ha incontrato i dirigenti rossoneri ricordando le richieste della Fiorentina: 25 milioni.
Trattativa difficile, dove le contropartite potrebbero giocare un ruolo chiave. “Biglia mi piace – ha detto Vincenzo Montella – così come Badelj. Quello che è certo è che serve un regista, insieme a due centrali difensivi che sappiano giocare la palla. Tutto dipende dalle occasioni che crea il mercato”. Tra queste potrebbe esserci, a sorpresa, Sandro Tonali. Su di cui i riflettori di Inter e Roma sembrano essersi spenti.
Più facile invece arrivare a Diego Demme, centrocampista classe 1991 del Lipsia. Origini italiane, ha il papà di Napoli e la mamma tedesca, fa della sostanza il suo marchio di fabbrica. Ha un contratto in scadenza nel 2021 ed è stato proposto in questi ultimi giorni alla dirigenza viola.
Sarebbe una pista di certo più accessibile rispetto a quella di Daniele De Rossi. La bandiera romanista è stata infatti a lungo corteggiata da Commisso e da Vincenzo Montella, suo amico. La decisione che sembra aver preso, però, sarebbe quella di dire addio al calcio giocato e iniziare a studiare da allenatore.
Il calciomercato della Fiorentina, insomma, procede a rilento. Ma partirà proprio dal centrocampo. E lo farà con giocatori funzionali, senza botti clamorosi. Perché serve la sostanza. E Commisso lo sa bene.