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Ferrara: “Una musata è utile, il nemico ora si chiama gennaio. Per una stagione ambiziosa c’è bisogno di tutti”
Rassegna Stampa

Ferrara: “Una musata è utile, il nemico ora si chiama gennaio. Per una stagione ambiziosa c’è bisogno di tutti”

Redazione

9 Novembre · 10:11

Aggiornamento: 9 Novembre 2024 · 10:11

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"Pensavamo davvero di essere un'armata invincibile dopo sette vittorie filate? Meglio una musata a Cipro che in campionato"

Oggi nelle pagine di La Nazione troviamo il commento di Benedetto Ferrara: “Niente e nessuno può destabilizzarci. Né una sconfitta in gita scolastica a Cipro, né una clausola rescissoria fissata sul contratto di Kean, né il fatto che la panchina della Fiorentina vale la panchina, appunto. Una musata ci sta. E spesso è utile alla causa. La Fiorentina le ha prese anche quando poi è andata in finale di questa Coppa che non se ne può più. E’ come ripetere per la terza volta la terza media. Questo non significa che non ci si debba riprovare. Ma dite la verità? Adesso abbiamo gli occhi puntati alla classifica del campionato, a cosa potrebbe succedere in caso di vittoria col Verona. L’obiettivo è chiaro: tornare in Europa, magari in quella a cinque stelle, oppure in quella a quattro stelle. Ma Conference basta, dai. L’anno prossimo ci aspettiamo altro. E ricordiamoci la nostra storia: quando a novembre sei lassù il vero nemico si chiama gennaio. E’ un nemico ma devi fartelo amico.

I boomer si ricorderanno la figura mitica di Ficini, unico acquisto a gennaio di una Fiorentina lanciata nell’iperspazio. L’obiettivo questa volta sarà quello di superare indenni il mese che troppe volte ha trasformato i sogni in illusioni. No, niente può destabilizzarci, nemmeno delle riserve che non capiscono di avere davanti una grande occasione. Per una stagione ambiziosa c’è bisogno di tutti. Non è una sconfitta a Cipro che può buttarti giù. Semmai aver ben presente che al momento la Fiorentina non può permettersi troppi stravolgimenti. E questo è un dato lampante.

Che Biraghi non sia Gosens già lo sapevamo. Che Parisi si è perso chissà dove da un pezzo anche. E poi Kouame non è Kean etc etc. Ma è la testa che era altrove. Si riparte da qui. Dopo di che chi non se la sente può sempre chiedere di andare via a gennaio. No, vietato destabilizzarci. Anche sul contratto di Kean. Le clausole rescissorie non sono simpatiche ma fanno parte del gioco. Questo non significa che Kean debba lasciare Firenze per forza. Esistono i rapporti, obiettivi comuni, l’ambizione reale della Fiorentina. Questa conterà moltissimo. E non meravigliamoci se quando attraversi un momento magico all’improvviso spuntano delle nuvole in cielo. E’ una legge della natura: trovi cento euro per terra e il giorno dopo arriva la bolletta dell’Enel, che comunque sarebbe arrivata lo stesso. Pensiamo piuttosto a goderci il momento e a vincere col Verona.

Pensavamo davvero di essere un’armata invincibile dopo sette vittorie filate? Meglio una musata a Cipro che in campionato. Sul resto ci lavorerà Palladino. Sul mercato di gennaio la società. Riguardo al futuro di Kean ci penseremo poi. E’ anche bene ricordare che c’è chi chiede di andare via non avendo nessuna clausola sul contratto. Così è il calcio. Facci sognare Moise, questo ci interessa adesso”.

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