Scatta, lotta, lo vedi lì, corre laggiù, prende calci, spallate, conquista palloni, perde palloni, vede poco la porta, cerca la porta, ci prova, tira, mannaggia. Povero Cholito, quello con la garra. E oltre quella per ora poco. Quattro gol, in quattordici partite da titolare. Neanche malissimo, per questa Fiorentina. Solo che a Roma, e non solo a Roma, è sembrato perso, solo, in lotta soprattutto con se stesso. Inevitabile chiedersi cosa stia pensando Pioli, al di là delle frasi di circostanza che di solito abitano in sala stampa. Perché a Giovanni Simeone non si può imputare nulla. L’impegno c’è, i movimenti più o meno ci sono. La precisione insomma, ma si sapeva che il ragazzo non era ancora un killer da area di rigore. Lui è uno di quelli che deve crescere.
Fonte: La Repubblica