Muoiono i sogni de’ fiorentini, ve ne rendete conto? E’ uno dei passaggi cruciali scritto ieri dalla Fiesole, con rabbia, orgoglio, passione. Messaggio chiaro, finanche cristallino: la gente non chiede nemmeno di vincere, no. Solo non provate a portargli via anche la capacità di sognare. Di pensare che la fiorentinità sia ancora un valore da innalzare, un vessillo di diversità che rischia di essere appiattito da una gestione – si accusa – eccessivamente aziendale.
La Fiorentina, invece, come Firenze, è una faccenda di cuore, umori e fibre interiori che vibrano. Per questo, l’invito è chiaro: Diego ed Andrea Della Valle non facciano un passo indietro, no. Questo, anzi, è il momento di farne due in avanti, perché il rischio di uno stallo deleterio per tutti resta proprio dietro l’angolo. Quindi che incontro sia: puro, senza intermediari, faccia a faccia. E che si discuta insieme di calcio, di programmi e, perché no, dell’essenza di questa città. Di quello che rappresenta per tutti. Per il bene di Firenze. Per amore della Fiorentina.