Dobbiamo essere realisti, tutti. E non prendetemi come santone o come colui che con questo articolo risolverà tutti i problemi della Fiorentina perché non è così.
Una cosa però è certa: dopo la sconfitta contro il Milan e la notizia di un possibile approdo di Giampaolo nella prossima stagione ha aperto dibattiti di pancia senza troppe riflessioni.
Ma nel calderone del realismo metto anche società, allenatore e giocatori e non solo i tifosi che sono la vera voce della Fiorentina.
C’è chi dice che una Fiorentina così dominante alla scala del calcio meritava la vittoria, chi invece dice che è stata evanescente. La verità sta nel mezzo (a mio modesto avviso): bene sul piano del gioco, poche occasioni da goal create ed ingenuità nei goal subiti.
Nell’1-0 Astori si fa anticipare con troppa facilità e nel 2-1 decisivo prima Borja Valero perdendo il pallone, poi Gonzalo non uscendo su Deulofeu hanno portato a ciò. Però la maggioranza delle critiche è andata a criticare Sousa con le sue scelte (assai discutibili) con la società (non è cosa nuova) e con i soliti giocatori bersagliati: (Ilicic, Tello,Sanchez) senza appunto considerare chi ha realmente sbagliato sui goal: Astori, Borja e Gonzalo.
Arriva Giampaolo? Può darsi, ma adesso la società sia realista: rivoluzione? In che senso? Negativo? I tifosi auspicavano ad un nome altisonante in panchina per focalizzarsi al meglio sul mix giovani e nuovo ciclo… Così sembra un’enorme ridimensionamento ma si sa il calcio è opinabile in ogni sfaccettatura e magari il buon Giampaolo stupirà tutti con una squadra dal tasso tecnico inferiore alle ultime fiorentine ma con una fame assurda.
Apriamo gli occhi: giovedì pensiamo a passare il turno per continuare a sognare. In campionato finché la matematica non ci condanna proviamoci. Il calcio è strano…
Gabriele Caldieron