Fiorentina – Roma è una sofferenza per tutti. Si agitano i dirigenti giallorossi presenti quando in campo si grida al rigore su Dzeko, non riescono proprio a rilassarsi anche i colleghi viola. Andrea Della Valle? E’ al ‘Franchi’ come previsto e come promesso a Sousa e ai giocatori, ma sceglie di seguire la partita dalla sua stanza all’interno dello stadio. E’ febbricitante, il patron e così la sua apparizioni sugli spalti dura poco più di un quarto d’ora. Raccontano che ADV, nonostante i brividi del primo tempo (e non quelli per la febbre) sentiva che la squadra gli avrebbe regalato una bella sorpresa, e quando il risultato si è sbloccato per quel lampo di Badelj, Della Valle si è regalato un’esultanza sincera. Di cuore.
In tribuna vip c’era invece Giancarlo Antognoni, ormai sempre più vicino ai colori viola dopo la ‘pace’ ritrovata alla vigilia dei festa per i 90 anni della Fiorentina. Il Capitano ha applaudito la vittoria, quindi, parlando del suo – eventuale – ritorno in società, prima ha risposto con una battuta: «Non ho potuto riparlare con Della Valle – scherza – perché era malato e quindi non mi sono avvicinato a lui…». «Battute a parte ci siamo salutati, un saluto cordiale, ovviamente. Io in società? Il discorso per il momento è in stand-by, ma è ancora sempre aperto».
Lui, la bandiera della Fiorentina e del calcio italiano, ha applaudito Francesco Totti, come hanno fatto una parte dei tifosi della tribuna viola. Antognoni, ancora una volta si fa paladino del fair play e commenta così l’episodio: «Firenze è sempre stata una piazza civile nei confronti di grandi campioni, quindi gli applausi a Totti non mi sorprendono. Ricordiamoci come si comportarono nei confronti di Maldini, i tifosi della Fiorentina. Ci furono applausi emozionanti per un campione unico come Paolo». Infine una battuta su Bernardeschi. Antognoni conosce da vicino il giovane attaccante della Fiorentina e dopo aver letto delle bacchettate che Sousa ha rifilato al suo giocatore, ha pensato questo. «Contro la Roma ha fatto quello che poteva fare in 20 minuti. Il vero Berna lo vedremo quando tornerà a giocare una gara dal primo minuto. Errori di gioventù? E’ normale, può succedere ma poi quando uno è bravo… non ci sono problemi».
E ora, dopo la trasferta di mercoledì notte a Udine, appuntamento fra sette giorni, ancora al ‘Franchi’ e ancora con un big-match. A Firenze arriva il Milan, dell’ex Montella e anche in questo caso non mancano le buone ragioni per poter mettere in preventivo una nuova prestazione importante e soprattutto un gran risultato. Della Valle ci sarà, è ovvio, ma questa volta vorrà godersi lo spettacolo dalla tribuna d’onore.
Riccardo Galli – La Nazione