Alla presentazione del libro “La Fiorentina è molto più di una bistecca”, presso l’Università di Novoli ha rilasciato delle dichiarazioni il DS viola Pantaleo Corvino.
“Antognoni? Nella storia del calcio italianano è stato un calciatore unico, che si è incarnato in questa città. Se non ci fossero state delle incomprensioni reciproche il suo inserimento in società sarebbe arrivato prima. Lo merita specie per la sua carriera, non solo a Firenze. Bernardeschi? Essendo di Carrara faceva molti sacrifici, e io parlai con il padre, dicendo che mi sarebbe piaciuto che il ragazzo studiasse a Firenze. E gli dissi anche di curarlo nell’alimentazione. Lui, dopo la scuola, veniva alla mensa con noi. Io lo seguivo con cura, lo chiamavo e lo motivavo. Gli dicevo sempre di assumere proteine. A tutti dicevo di segnarsi questo nome, perché da grande avrebbe giocato al Franchi. Quando ha detto quelle cose mi ha reso orgoglioso. Gonzalo Rodriguez? Per me è una trattativa. Quando uno si siede per arrivare a un accordo significa che uno vuole rimanere e l’altro pure. Poi è la trattativa stessa a definire la volontà di entrambe le parti. Non è possibile trovare un accordo immediato, soprattutto quando uno dice che vuole una cifra fissa. Quando viene eletto un Papa non arriva alla prima fumata… Sousa? Ci vuole da parte di tutti l’unità è la coesione per raggiungere i risultati auspicati. Ho detto che da parte di tutti, compreso l’allenatore c’è voglia di raggiungere i risultati.”