Sono giorni chiave per Edoardo Bove. Balla tanto per il ragazzo che si trova a Careggi per accertamenti dopo il malore in Fiorentina-Inter: a partire dalla carriera ma anche il valore umano che il calciatore ha all’interno del gruppo viola. Difficile che il centrocampista torni a breve a disposizione, lo sa lui così come i compagni. In campo era un tuttofare, uno di quelli su cui Palladino ha innestato il 4-2-3-1 cangiante, che ora imporrà altre idee. Ma se ne parlerà più avanti, magari guardando a gennaio. Ora tutto lascia spazio all’attesa.
Sono cinque giorni che Bove è in ospedale e dovrà rimanerci ancora per sottoporsi agli ultimi accertamenti che diano una conclusione definitiva alla situazione. Bisognerà innanzitutto capire le cause che hanno determinato il malore e il conseguente arresto cardiaco. Poi, si capirà di più anche sulla carriera. Il ragazzo aspetta con fiducia e ottimismo e intanto pensa solo a recuperare. Genitori e fidanzata restano con lui sempre, così come la società che lo riempie di attenzioni: in attesa di quella verità che presto dirà quali sono state le cause. Prima il ritorno di una vita normale, poi la carriera sportiva. Adesso conta solo Edoardo. Lo scrive il Corriere dello Sport.
Nazione: “Bove è di buonumore, ha capito la gravità della situazione. Ha detto sì al defibrillatore”