Intervenuto ai microfoni di Vivo Azzurro, il difensore della Fiorentina, Pietro Comuzzo, si è così raccontato, partendo dalla prima chiamata in Nazionale: “Per me è un onore essere chiamato in Nazionale, perché quando uno gioca dà tutto. Essere qui è un riconoscimento per ciò che sto facendo e una grande soddisfazione. Il calcio per me è tutto: lavoro, un modo per esprimermi e per essere felice. Mio papà mi ha convinto a giocare, faceva il portiere, e mi ha trasmesso questa passione”.
Poi ha proseguito: “Ho iniziato giocando nel Tricesimo, per poi passare all’Udinese, dai 6 ai 13 anni. Poi sono stato un anno al Pordenone, prima di arrivare a Firenze. Il primo anno alla Fiorentina, in Under 15, ero insieme a mio fratello Francesco e averlo lì è stato importante per me, facilitandomi l’integrazione, dato che non conoscevo nessuno”.
Sull’ispirazione: “Mi ispiro a Giorgio Chiellini e alla sua leadership, sia dentro che fuori dal campo. Mi piacerebbe potergli chiedere alcuni consigli”.
Infine: “È sempre un’emozione ricevere la chiamata, poter giocare con questa maglia e cantare l’inno. Non si può raccontare, ma solo vivere. I ragazzi qui sono tutti straordinari. Sogni? Mi piacerebbe giocare un Mondiale con l’Italia e magari anche vincerlo… a livello di club vorrei vincere la Champions League. Se bisogna sognare bisogna farlo puntando più in alto possibile”.
KEAN COME VLAHOVIC DEL 2021-2022
Kean ha segnato gli stessi gol di Vlahovic dopo 12 giornate nella stagione 2021/2022: ben 8 reti
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