Al Messaggero Veneto ha parlato il giovane difensore viola Pietro Comuzzo che, grazie alle sue prestazioni, ha scalato le gerarchie nel reparto difensivo di Palladino. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal centrale friulano su vari temi: “Non mi aspettavo che tutto ciò avvenisse assieme. Durante il ritiro mister Palladino mi aveva parlato, sottolineando come fossi un ragazzo su cui poter lavorare. Ho giocato dall’inizio nella prima di campionato col Parma, quindi l’allenatore mi ha riconfermato. E per me è stata quasi una sorpresa. Col tempo è arrivato il posticipo serale col Milan, il match più importante di quelli affrontati sinora.”
Sulla difesa a 3 o a 4: “Mi trovo bene in tutti e due, sia da marcatore nel reparto a 3, sia da centrale nella linea a 4. In quest’ultima avevo già giocato con il precedente tecnico, Vincenzo Italiano. È stato un inizio di stagione da sogno: sono contento che mister Palladino ha creduto in me. Voglio ripagare la sua fiducia”.
Sulla Nazionale Under 21: “La chiamata è arrivata a sorpresa e ho raggiunto un bel collettivo, dove si lavora forte. Ho ritrovato Bove, mio compagno di squadra in viola, e Bianco, che era con noi prima di passare a Monza. Penso a lavorare per continuare a far parte di questo gruppo”.
Sul suo modo di giocare e sugli avversari affrontati: “Il duello con l’attaccante è ciò che preferisco, mi esalta. Chi gioca nel mio ruolo deve prima di tutto saper difendere. Mi sono molto impegnato su questo aspetto. Poi, certo, il centrale deve anche essere in grado di impostare la manovra e a riguardo sto lavorando. Per me è un sogno giocare contro questi campioni, Morata e Leao sono fortissimi.”
Su Kean: “Mi alleno con lui tutti i giorni e mi stimola a crescere ancora perché per contrastarlo è davvero dura. Kean è una forza della natura.”
Sui suoi allenatori: “Ringrazierò sempre Italiano per avermi fatto esordire coi grandi, poi anche Galloppa ed Aquilani che mi hanno dato una bella impronta di gioco.”
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