Un paragone nato in settimana e fomentato dalla doppietta di rigore contro la Sampdoria, valsa in modo decisivo nell’economia del passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia. “Veretout come Nainggolan? Per caratteristiche, il paragone ci può stare, anche se Jordan ha ancora strada da fare”, ha affermato Stefano Pioli, incalzato in conferenza stampa. Non smentisce il paragone, anzi lo nutre con una riflessione. Sicuramente, Veretout è il suo Nainggolan. L’allenatore della Fiorentina svela una piccola curiosità in merito: “Jordan mi ha confermato che è l’avversario più forte che abbia mai incontrato”, riferendosi al belga, affrontato lo scorso mese al “Franchi”, nell’ultima sconfitta, prima dei cinque risultati utili consecutivi, patita per 2-4, in cui Nainggolan – allenato da Pioli al Piacenza – fece la differenza.
NUMERI – Corre, ripiega e si inserisce, quest’ultimo un movimento che ha sorpreso anche il tecnico, come per l’adattamento al calcio italiano. Secondo per minutaggio in rosa, non ha saltato neanche una gara, segnando complessivamente 5 reti, compresa la magia su punizione contro l’Hellas Verona. Ma il francese è un “motorino” anche per chilometri percorsi: 11,190 km in media per partita, con Nainggolan, tanto per contestualizzare il paragone, fermo a quota 10,199 km. Ieri ha guidato la catena di sinistra, fungendo talvolta anche da fulcro: in campionato, 55,8 passaggi medi a partita, con una percentuale di successo dell’86,5%. A referto, anche un assist.
RIVELAZIONE – Lui e German Pezzella sono stati gli acquisti che, al momento, si sono rivelati maggiormente azzeccati. Almeno in prospettiva, senza nulla togliere a Cyril Thereau. E, indubbiamente, i radar sul suo conto si sono accesi. La Fiorentina lo ha acquistato dal Saint-Etienne per 7,5 milioni di euro, la plusvalenza, in caso di cessione, è assicurata. Trattenerlo, se continuerà così, non sarà facile. Ma i viola stanno ingranando a livello di risultati e la volontà non è quella di smantellare. Certo, nella natura della proprietà esiste il concetto di autofinanziamento, quindi costruire qualcosa pensando di poter credere nella permanenza di tutti i gioielli è quasi utopico, per necessità e dinamiche di mercato. Tra il rinnovo di Federico Chiesa e il riscatto di Pezzella, però, potrebbe trovare spazio anche la conferma di Veretout. Il ciclo che sta nascendo è in ottica pluriennale, quindi perché non provarci. In attesa che diventi Nainggolan. Magari senza cresca, perché “a me piace la semplicità”. Parola di Veretout.
Fonte: calciomercato.com