Il giornalista Stefano Cecchi come di consueto ha scritto un editoriale su La Nazione. Queste le sue parole: “Colpisce rileggere cosa è successo a chi negli ultimi anni ha voluto andarsene a ogni costo da Firenze. Una lunga serie di fallimenti, quasi esistesse una ‘maledizione’ che marchia chi se ne va con irriconoscenza. Il primo fu Felipe Melo che se ne andò dalla Fiorentina alla Juventus. Sembrò un gran colpo…si trasformò in altro, un giocatore confuso che se ne andò dopo due stagioni col marchio di ‘bidone“. Una sequela di fallimenti che arriva fino a oggi, con il passaggio dalla Fiorentina alla Juventus di tre talenti cresciuti nel vivaio viola. Da Bernardeschi, che dopo essersi pensato potenziale pallone d’oro, a soli 28 anni gioca in una squadra canadese; a Chiesa, che vittima di un grave infortunio non è riuscito a mostrare a pieno il valore; fino a Dusan Vlahovic, che da bomber fragoroso qual era è diventato un attaccante nervoso e piagnucolante, nel mirino dei tifosi juventini che niente gli perdonano vista la cifra spesa per averlo”.
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