Castrovilli è tornato. Ieri 60 minuti con la Primavera, segnale che il centrocampista è pronto per riscrivere parte della storia della Fiorentina. Ripartendo da zero, da un’altra montagna da scalare, stavolta senza più la sensazione di centralità in un progetto tecnico che lo aveva escluso in estate. Quello tra Castrovilli e la Fiorentina rimane un rapporto logorato da un rinnovo di contratto in stallo da ormai due anni, un rapporto che però in questo periodo è tornato a riscaldarsi.
La società ha messo a disposizione tutte le nuove attrezzature del Viola Park; Castro dal canto suo, durante la rincorsa per il ritorno, ha maturato l’idea di volersi riprendersi la maglia viola. Che non sarà più la dieci, ma la diciassette: un numero ad hoc scelto per battere la sfortuna. La volontà adesso è quella di rimettersi a disposizione il prima possibile, di poter rappresentare un jolly, quantomeno in campionato (vista l’esclusione dalla lista Uefa) per il rush finale: e di farlo magari a cominciare da una convocazione domenica contro la Roma, l’ultima tappa che manca per considerarsi di nuovo un calciatore da Fiorentina. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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