Gabriel Omar Batistuta ha rilasciato anche altre parole. Cassano (suo compagno nella Roma dello scudetto) ha detto che Bati non stava affatto simpatico. Ha qualcosa da dirgli? «Essere considerato antipatico da Cassano mi sembra un bel complimento… Le racconto una cosa: appena arrivato a Roma l’ho visto spaesato, non riusciva a ambientarsi, ho parlato con mia moglie, l’abbiamo portato a casa nostra e adesso sentire che parla così mi dispiace proprio. Mi fa tenerezza. Non ha approfittato della possibilità che gli ha dato il calcio per crescere come persona».
Le società dilettantistiche sono in difficoltà e dai presidenti arriva un appello: dignità ai dilettanti. Il calcio ricco della serie A contro quello povero. Lei viene da un mondo dorato, che ne pensa? «A 18 anni per giocare a pallone andai a 500 chilometri da casa. Adesso anche ragazzini di 12-13 anni vanno lontani per fare passi avanti e spesso non ci riescono. Ma restano soli, senza una guida, senza un abbraccio, senza la mamma a cui dire che gli fa male qualcosa. Senza una persona che ti aiuti a crescere, non solo con i piedi. Il calcio dilettante ha bisogno di essere aiutato perché le grandi federazioni sostengono i club importanti ma non i piccoli. Se fai gol in serie A ti riempiono di soldi, altrimenti non ti vede nessuno. E’ un problema, ma non soltanto dello sport». Lo scrive La Nazione.